Sapete qual è il metallo più prezioso? Non è l'oro né il palladio

L'oro non è il metallo più prezioso di sempre, ma è "stracciato" dal rodio che vale -ad oggi- il doppio.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Complice la sua notevole versatilità, proprietà di conduttività, durata e bellezza, l'oro è uno dei cinque metalli preziosi più costosi di sempre e al momento della stesura, il prezzo dell'oro supera i 1.901 dollari l'oncia, un cifra impressionante, ma che svanisce di fronte al valore del rodio. Al momento attuale, il rodio è il metallo prezioso più costoso e uno dei più rari, con un prezzo di 4.090 dollari l'oncia (con un picco massimo di oltre 20mila dollari l'oncia). Ma cosa lo rende così prezioso?

Il rodio è caratterizzato da una scarsa reattività nei confronti dell'ossigeno, attributo che lo rende ad esempio perfetto per i catalizzatori. Non è un caso, infatti, se negli ultimi mesi sono stati registrati numerosi furti di marmitte in tutto il mondo; situazione che ha portato alcuni costruttori ad applicare misure extra per garantire maggiore sicurezza per i propri acquirenti.

La sua resistenza, unita al suo elevato punto di fusione di 1.964 gradi Celsius, lo collocano nel gruppo di metalli nobili insieme a platino, palladio, osmio, iridio e rutenio. La sua capacità di sopportare temperature fino a 600 gradi Celsius in acqua e aria, e la sua insolubilità nella maggior parte degli acidi, conferiscono al rodio un'ampia versatilità d'uso in ambito automobilistico, aerospaziale, nei contatti elettrici e nelle termocoppie ad alta temperatura.

Il rodio è anche molto raro, in quanto è presente in appena 0,000037 parti per milione nella crosta terrestre, mentre l'oro è più abbondante con circa 0,0013 parti per milione, come riportato dalla Royal Society of Chemistry. Principalmente estratto in Sudafrica e in Russia, il rodio può essere ottenuto come sottoprodotto della raffinazione di minerali di rame e nichel, che contengono fino allo 0,1% di questo metallo prezioso. La produzione annuale si aggira intorno alle 16 tonnellate, con una riserva stimata di 3.000 tonnellate.

Nonostante la sua rarità e la sua bellezza, aspetto da cui deriva difatti anche il nome, le statistiche mostrano che quasi il 90% della domanda di rodio proviene dal settore dei catalizzatori automobilistici, in particolare per la produzione di convertitori catalitici.