Sappe.it defacciato da Anonymous e LulzSec

Sappe.it, il sito del Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria, è stato defacciato. Anonymous e LulzSec Italia chiedono condizioni migliori nelle carceri e una giustizia che abbia lo stesso metro per tutti.

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a cura di Manolo De Agostini

Anonymous e LulzSec Italy hanno defacciato sappe.it, il sito del Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria. Non ci sono informazioni su di furti di dati, ma solo alcuni messaggi. Il primo recita: "Un saluto a tutti i detenuti d'Italia e alle loro famiglie: combattiamo anche per i vostri diritti, perché la legge non è uguale per tutti!!!".

Il secondo è un comunicato più articolato rivolto alla S.A.P.P.E. "Abbiamo pensato di farvi visita in questi giorni di calura estiva per esprimere la nostra vicinanza a tutti i detenuti in Italia, troppo spesso vittime delle ormai arcinote lungaggini burocratiche e processuali, fenomeno tutto italiano e che fa si che vi siano nelle nostre carceri persone non ancora giudicate neanche in primo grado e da ritenersi quindi innocenti".

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"Oltre a ciò constatiamo con amarezza come le condizioni di vita carceraria siano insostenibili ed una vera ignominia per uno stato che si reputa non solo civile ma facente parte dei paesi firmatari di numerosi trattati contro la tortura; ebbene a nostro avviso le condizioni degradanti e svilenti della dignità umana in cui la stragrande maggioranza dei detenuti sono costretti a scontare la propria pena sono equiparabili a tortura".

"Capitolo a parte richiederebbe poi quel tanto citato motto Dura lex, sed lex che adorna i nostri tribunali, e che appare sempre più difficile da prendere sul serio, visto come certe figure politiche che dispongono dei soldi o del potere necessari possono compiere pressoché qualsiasi reato restando impuniti mentre l'immigrato accusato di spaccio difficilmente riuscirà ad aver un trattamento equo".

"In sostanza vediamo una mole impressionante di leggi, ma la giustizia latita. In questo bel sito siete soliti segnalare problematiche relative al vostro corpo di P.P.E, come la cronica mancanza di organico e altre lagnanze, noi oggi abbiamo voluto dedicare questo spazio ai detenuti a cui non viene offerta questa possibilità e che francamente patiscono ben di peggio che il vostro stress e logorio da penitenziario".

"Come sempre ribadiamo che non abbiamo intenzioni eversive o terroristiche ma vogliamo semplicemente dare voce ai deboli ed agli oppressi. Concludiamo quindi augurandovi buone vacanze sperando che i detenuti di tutta Italia apprezzino questo nostro piccolo gesto in loro supporto".

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha dichiarato che si tratta di un "attacco che inquieta ma non ci intimidisce. È significativo però che gli hacker abbiano preso di mira un sindacato da sempre in prima linea sulle problematiche penitenziarie e di chi nelle carceri lavora in prima linea".

"Continueremo a denunciare le criticità del carcere e le conseguenti gravose condizioni delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria".

Questo è il secondo defacement dopo quello ai danni di Vitrociset, sito di un gruppo italiano che gestisce sistemi elettronici e informatici nel campo civile e militare e ha numerosi rapporti con gli apparati statali. Gli hacker avevano bucato Vitrociset già una prima volta (Anonymous in Italia: violata la rete di Vitrociset). Inoltre non bisogna dimenticare il furto di dati al CNAIPIC, la cui paternità è però "poco chiara" e l'attacco a numerosi atenei dello Stivale.

Ricordiamo che alcuni presunti hacker della "cellula" italiana di Anonymous e Lulzsec sono stati arrestati a inizio luglio. Nell'ambito della stessa operazione sono state eseguite numerose perquisizioni in tutta Italia. Tuttavia, dopo un periodo "di tregua", gli hacker sono tornati a colpire con gesti più eclatanti che di sostanza. Nonostante i fermi è evidentemente che il movimento è ancora nutrito e pronto all'azione.

Aggiornamento:

Anche il sito poliziapenitenziaria.it è finito sotto attacco. Come vedete nell'immagine qui sotto, gli hacker hanno pubblicato un pezzo sul sito informativo della Polizia Penitenziaria in segno di risposta a un post in merito all'attacco a sappe.it. Anonymous e LulzSec si sono risentiti per essere stati chiamati "gruppo di terrorismo informatico".

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