Il problema della dinamica dell'immagine

Gli schermi LCD hanno moltissimi vantaggi rispetto ai vecchi CRT, ma anche qualche aspetto negativo. Vediamo come EIZOha risolto il problema del motion blur e migliorato la resa delle immagini dalla gamma dinamica molto ampia.

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a cura di Tom's Hardware

Il problema della dinamica dell'immagine

Un altro problema della rappresentazione delle immagini su di uno schermo per computer riguarda il fatto che non si riesce mai ad avere la stessa sensazione che si ha da vivo, soprattutto in situazioni ad alto contrasto zonale.

Questo succede perché il nostro occhio ha la capacità di adattarsi alla luminosità delle zone che osserva, ma su zone ristrette come la superficie di un monitor, per la pupilla diventa impossibile gestire la luce in maniera coerente con le nostre necessità.

Di conseguenza, quando scattiamo la foto di una scena all'aperto in piena estate, capita spesso di ritrovarsi in situazioni simili a quella che vediamo qui sotto.

Fig10

La foto a sinistra indica il tipico risultato che si ottiene quando si scatta in piena luce: le zone d'ombra restano troppo buie. A destra, invece, si vede come si possa avere un'immagine bilanciata anche nelle zone dove la luce è minore.

Mentre la zona in piena luce è resa molto bene, quella all'ombra resta troppo buia rispetto alla realtà. Nel momento in cui scattiamo la foto, infatti, riusciamo a vedere benissimo cosa c'è nel vaso all'ombra perché c'è molta luce e la nostra pupilla si adatta, ma sul monitor no.

Purtroppo, i monitor dei computer non possono riprodurre fedelmente la luminosità degli ambienti esterni. Basti pensare che, in una giornata estiva, la quantità di luce presente nell'ambiente si assesta sui 100.000 lux al sole e circa 10.000 lux all'ombra.

Un monitor per PC, invece, arriva invece ad esprimere livelli massimi di luminosità che si esauriscono sotto al migliaio di lux e risulta quindi impossibile rendere efficacemente le zone meno illuminate conservando il contrasto zonale.

Monitor SmartInsight
La tecnologia Smart Insight migliora moltissimo il dettaglio percepibile nelle zone scarsamente illuminate, garantendo un vantaggio notevole soprattutto nei videogiochi.

Per risolvere questo problema, EIZO ha sviluppato una tecnologia che si chiama "Smart Insight", che ha come scopo ultimo quello di migliorare la resa globale dell'illuminazione delle immagini mostrate sullo schermo, rendendole più naturali soprattutto nelle zone meno luminose.

In passato, una tecnica usata per bilanciare meglio la luminosità era quella di alzare la gamma totale delle immagini. In questo modo, però, le zone più scure venivano effettivamente rese più leggibili, ma il contrasto ne soffriva pesantemente e tutta la scena assumeva un orrendo aspetto slavato.

La tecnologia Smart Insight, invece, ha un approccio molto più complesso al problema che riesce a preservare il contrasto pur ravvivando molto le zone in ombra.

Innanzitutto, il monitor scompone ogni quadro in due componenti: la parte di luminanza e quella di riflessione.

La parte di luminanza viene usata per innalzare la gamma delle zone in ombra, restituendo un aspetto più naturale a tutta l'immagine.

La parte di riflessione, invece, viene usata per mantenere il contrasto originale, ricostruendo i bordi e i dettagli secondo l'immagine originale.

fig12

Al termine dell'elaborazione, le due componenti vengono fuse per ricreare una immagine che abbia più luminosità nelle aree in ombra ma senza variazioni di rilievo nel contrasto delle zone di luce.

La tecnologia Smart Insight applica diversi livelli di correzione in base alla luminosità riscontrata nell'immagine, agendo blandamente nelle zone mediamente illuminate e con più decisione in quelle a bassa luminosità. In questo modo si hanno sempre risultati bilanciati anche nelle immagini in movimento.

Andiamo a confrontare come cambiano i risultati utilizzando il vecchio approccio con la semplice correzione della gamma e con la nuova tecnologia EIZO.

fig13 totale

a sinistra c'è l'immagine originale, mentre a al centro quella ottenuta dall'elaborazione Smart Insight e a destra quella risultante dal "vecchio" metodo di alzare la gamma a 1.6. L'immagine al centro ha le zone in ombra molto più dettagliate, pur mantenendo un ottimo contrasto e una buona saturazione. La versione a destra, invece, pur avendo un buon dettaglio nelle zone scure, perde molto contrasto e i colori appaiono slavati.

Come si vede, la semplice correzione della gamma porta a un aumento della visibilità nelle zone in ombra, ma dato che questa si applica a tutta l'immagine indistintamente, l'effetto è che il contrasto diminuisce drasticamente e la percezione di contorni e dettagli va a perdersi.

Con lo Smart Insight, invece, le zone buie prendono vita ma quelle in piena luce non soffrono alcun deterioramento. Guardate com'è diversa la resa delle tegole sul tetto per verificare come i colori restino molto più naturali.