Il tema è caldissimo, dato che è proprio di queste ore la notizia dello stop richiesto dalla Comunità Europea all'adozione delle nuove Privacy Policy di Google per ulteriori approfondimenti, ma per chi lavora o usa pesantemente il web, quello delle Privacy Policy è un problema da sempre.
È un problema per gli utenti, che generalmente le trovano troppo complicate e incomprensibili, ed è spesso un problema per lo stesso gestore del sito che - dimenticando per un attimo Google - è frequentemente una piccola realtà priva di studio legale a supporto.
Andrea Giannangelo, ventiduenne abruzzese, crede di avere la risposta a questo problema e per questo ha fondato Iubenda, una nuova realtà interamente votata alle norme sulla privacy. L'idea di base è creare qualcosa di simile a ciò che già esiste in materia di diritto d'autore (Creative Commons).
La selezione dei servizi offerti dal sito tra i 27 attualmente disponibili - Clicca per ingrandire
In sintesi, Iubenda fornisce un team legale costantemente all'opera per generare "puzzle" di policy riferite alla normativa europea e mantenerli costantemente aggiornati; l'utente non deve fare altro che scegliere i pezzi del puzzle in base ai servizi offerti dal suo sito.
In cinque minuti, e selezionando poche semplici opzioni riferite alla propria attività , ci si trova con un documento legalmente impeccabile e comprensibile anche dai non laureati in giurisprudenza. Vengono prodotte infatti due versioni: quella formale, scritta in "legalese", e quella semplificata per il grande pubblico, che mostra anche graficamente la tipologia di dati trattati dal sito e l'uso che ne viene fatto.
La Policy risiede nel cloud, e viene integrata nel sito attraverso un piccolo codice, analogamente a quanto avviene com molti altri servizi - come il pulsante Like di Facebook, per restare in tema privacy.
Uun esempio di illustrazione grafica della Policy - Clicca per ingrandire
Il servizio di Iubenda è efficiente e funziona bene, anche se la versione gratuita è piuttosto limitata: consente di scegliere i servizi implementati da un elenco di 27 che include i più diffusi (tra cui i servizi di Facebook Google e Twitter), ma non consente di creare un servizio personalizzato e di aggiungere più di 4 servizi contemporaneamente, ragion per cui è di fatto inutile per siti che non siano il blog personale.
Il servizio "completo" costa 19 euro (anche se ora è in promozione a 9,50 euro) per ogni anno, per ogni sito web, per ogni lingua. Non è moltissimo per togliersi di mezzo il fastidio delle policy ma, dato che in homepage uno dei plus vantati è il risparmio della traduzione, avrebbero potuto offrire almeno la doppia lingua nazionale/inglese.