Smartphone che emette odori: farà le puzzette?

Ophone è una tecnologia che domani potrebbe portare il messaging odoroso sugli smartphone. Si parla di cartucce in grado di riprodurre un ampio spettro di odori. Il progetto è a metà strada tra l'artistico e il tecnologico.

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a cura di Dario D'Elia

Che immagine terribile quella di un uomo o una donna che odorano il proprio smartphone. Eppure è quel che promette l'Ophone, una tecnologia che sta sviluppando un gruppo di studenti della Harvard University sotto la direzione di visionari, artisti e ricercatori de "Le Laboratoire".

"L'Ophone ci permetterà di spedire messaggi olfattivi istantaneamente nel mondo", si legge nella nota ufficiale. "Questi messaggi come quelli testuali e sonori che condividiamo quotidianamente, potranno essere trasmessi in nitide lettere olfattive (A, B, C, D) precisamente nello spazio e nel tempo".

Cartuccia Ophone

Il sistema apparentemente sembra semplice: si usano una serie di cartucce odorose che domani potranno essere installate sugli smartphone - adesso sono solo tascabili. I diversi componenti sono in grado di riprodurre un ampio spettro di odori. Quando gli utenti spediranno il "profumo" che desiderano, tramite l'app specifica oTracks, di fatto si limiteranno a inviare un codice che solo uno smartphone compatibile sarà in grado di rielaborare.

Il primo esperimento - con cartucce wireless connesse a uno smartphone - lo scorso autunno ha giocato con i profumi del caffè, ma per il febbraio 2014 è previsto un ulteriore passo evolutivo. Non è ancora molto chiara la roadmap ma forse perché Olfactive Project coinvolge scienziati ma anche artisti che sognano una nuova forma di comunicazione. Un linguaggio universale.

"Il dispositivo non solo rende possibile la ricezione accurata e condivisione di profumi ma li abbina anche con immagini sullo schermo di un terminale Android", prosegue la nota.

Quindi se domani vi dovesse cadere lo sguardo su uno sconosciuto, a braccetto con una donna, che odora il proprio smartphone non interrogatevi troppo e pensate alla massima di Karl Kraus. Magari in forma riadattata. "Non c'è creatura più infelice sotto il sole di un feticista che smania per uno smartphone e deve accontentarsi di una donna".