Sondaggio: è giusto introdurre la tecnologia nel calcio?

È tutto pronto per il test della tecnologia sulla linea di porta nel calcio. Al Mondiale per Club di Tokyo che apre oggi i battenti vi saranno otto match per provare due tecnologie differenti, GoalRef e Hawk-Eye.

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a cura di Manolo De Agostini

Il calcio si avvicina a un appuntamento storico con l'arrivo della tecnologia contro i goal fantasma. Debutta oggi al Mondiale per Club di Tokyo la tecnologia sulla linea di porta (GLT), attesa a un primo test che sarà replicato alla Confederation Cup del 2013, per poi decidere se usarla anche per la Coppa del Mondo del 2014 che si terrà in Brasile.

Due i sistemi che saranno messi alla prova, GoalRef e Hawk-Eye. Il primo è stato sviluppato dall'Istituto Fraunhofer e contempla la presenza di un chip nel pallone e sensori sui pali delle porte per verificare il completo superamento da parte del pallone della linea di porta.

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Hawk-Eye è invece un sistema più noto, che ritroviamo già in altri sport come il tennis. Il cosiddetto occhio di falco è richiesto dai tennisti nel caso di un punto dubbio, sul quale si vuole controllo del giudice per verificare se la chiamata della palla (dentro o fuori) sia corretta o no. In questo caso la piattaforma hardware/software si affida a sei/otto telecamere fisse (registrano a 500 fps) e riproduce virtualmente la posizione e traiettoria della pallina in relazione al campo.

Durante questo primo test, lungo otto partite, l'arbitro avrà comunque "l'ultima parola sull'uso della tecnologia", ha dichiarato Jerome Valcke, segretario generale della FIFA. Questo significa che l'arbitro manterrà comunque l'ultima parola, potrà rifiutarsi di usare la tecnologia e prendere una decisione diversa da quanto emerge dalle rilevazioni e dalle immagini.

All'apparenza può sembrare strano, ma questa possibilità è del tutto comprensibile in questa fase sperimentale. Secondo Valcke gli arbitri dovranno testare il sistema 90 minuti prima di ogni partita per vedere se funziona adeguatamente. "Se c'è qualsiasi dubbio e se questo dubbio non può essere corretto dal provider della tecnologia che è lì presente, l'arbitro può decidere di non fare affidamento sul sistema. […] Anche in questo caso, l'arbitro è la persona più importante. È quello che prende la decisione finale", ha dichiarato Valcke.

Da anni si discute sulla tecnologia del goal-non goal, e ci sono squadre che nel frattempo ci hanno perso il campionato. La FIFA ha speso un milione di dollari per far sì che i due sistemi funzionassero al Mondiale per Club. "Per il momento, è un po' troppo costoso installare la tecnologia sulla linea di porta, ma ricordate che 10 anni fa uno schermo al plasma o uno piatto costavano una fortuna, mentre oggi si trova a 500 dollari", ha aggiunto Valcke.

Nel campionato italiano di Serie A non si è ancora deciso ancora come procedere, ma abbiamo introdotto da poco i giudici di porta. Passerà del tempo prima di vederla nel massimo torneo italiano - almeno questa è la sensazione - e in altri campionati. Nel frattempo non resta che augurarsi - e sembra quasi un controsenso - una situazione dubbia per mettere alla prova i due sistemi. La FIFA ha comunque fatto sapere che è disposta a provare anche altre tecnologie, almeno fino a marzo, quando si deciderà con chi siglare il contratto di fornitura.