Sony affida audio e video ad aziende esterne per fare più soldi

Entro il 1 ottobre 2015 le divisioni audio e video di Sony saranno affidate a controllate esterne. Questo permetterà al colosso giapponese di concentrarsi sulle attività più redditizie e tornare in utile entro quattro anni.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Il direttore esecutivo di Sony Kazuo Hirai ha annunciato lo spin-off delle divisioni audio e video, che avverrà entro il 1 ottobre prossimo. In sostanza le attività che includono la produzione di videocamere e lettori musicali saranno cedute a società esterne controllate da Sony, come avvenuto lo scorso anno con l'attività delle TV.

Kazuo Hirai

Il direttore esecutivo di Sony Kazuo Hirai 

L'obiettivo, stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, è quello di concentrarsi maggiormente sui profitti, focalizzandosi sulle attività principali fra cui intrattenimento (Sony Pictures e Sony Music), sensori per la fotografia e altri componenti, e videogiochi (PlayStation). Una mossa che è piaciuta a gli azionisti (le azioni sono salite del 4% dopo l'annuncio) e che potrebbe preludere alla vendita delle attività meno redditizie, come accaduto per i computer Vaio.

Sony NWZ-A15S Walkman Sony NWZ-A15S Walkman
Sony NWZ-E383 Lettore Digitale Portatile Sony NWZ-E383 Lettore Digitale Portatile
Sony Walkman NWZ-E585 Lettore mp3 Sony Walkman NWZ-E585 Lettore mp3

L'annuncio non includeva gli smartphone, altro settore dell'azienda fortemente in crisi, che rischia di seguire lo stesso destino dei Walkman e delle TV. Stando a quanto riporta il Wall Street Journal Hirai non ha escluso lo spin-off di altre divisioni, ma al momento si tratta solo di "possibilità", attualmente non ci sono piani al riguardo. L'idea è quella di dare "la massima priorità alla limitazione dei rischi e alla garanzia dei profitti".

Dopo anni di perdite, il nuovo piano industriale promosso da Sony ha l'obiettivo di portare l'utile operativo a 500 miliardi di yen (4,2 miliardi di dollari) nell'anno fiscale 2017-2018, ben oltre i 20 miliardi di yen previsti per l'anno fiscale che si chiuderà il 31 marzo 2015.

Per il momento l'idea è quella di rendere autonome le divisioni meno profittevoli per spronare i loro responsabili a concentrarsi sulla redditività e a spingere la sottoscrizioni e le alleanze commerciali. Nella nuova struttura "ogni divisione sarà più flessibile e veloce nel prendere decisioni e dovrà essere più responsabile del lavoro fatto" ha detto Atsushi Osanai, professore associato presso presso la Waseda Business School di Tokyo.