Sony nel mirino: ormai è bombardamento a tappeto

Nuovi attachi a siti che gravitano nell'orbita Sony. I malintenzionati hanno colpito il portale canadese di eshop della joint venture Sony Ericsson sottraendo i dati di 2000 utenti. Bucato anche il sito di Sony BMG Giappone.

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a cura di Manolo De Agostini

Sony continua a essere sotto attacco. Dopo le offensive contro il Playstation Network, Sony Online Entertainment, So-Net, Sony BMG Grecia e altre scorribande meno note, anche lo store online di Sony Ericsson e Sony BMG Giappone sono finiti nel mirino degli hacker (o malintenzionati).

Un attacco alla versione canadese del Sony Ericsson eShop, sferrato dall'hacker libanese Idahc, ha portato al furto di 2000 nomi di clienti e indirizzi email, mille dei quali sono stati pubblicati online. Secondo le informazioni note, il cracker avrebbe sfruttato la tecnica dell'SQL Injection.

Tra i dati dei 2 mila clienti c'èrano nomi, indirizzi email e la versione hashed delle password utente. Fortunatamente nessuna informazione sensibile, come i dati bancari o le carte di credito, è finita in mano al cracker. "Sony Ericsson ha disabilitato questo sito di e-commerce. Possiamo confermare che si trattava di un portale isolato, non connesso ai server dell'azienda", ha dichiarato una portavoce.

Sconforto in casa Sony

Secondo altri siti web anche Sony BMG Giappone è stata infilzata, questa volta da un gruppo di hacker chiamato LulzSec, che è riuscito ad accedere al database e a pubblicarne i contenuti - salvo username e altre informazioni personali - su Pastebin.com.

Il gruppo ha dichiarato di aver sfruttato vulnerabilità SQL Injection e di aver identificato diversi altri siti di Sony vulnerabili. Uno dei portali europei di Sony avrebbe, infatti, le medesime falle di sicurezza, ma al momento non è stato preso di mira.

Il gruppo di hacker ha motivato la propria azione dicendo che il loro obiettivo era "mettere in difficoltà Sony ancora una volta", umiliarla, esporla al pubblico ludibrio. Ormai è acclarato che l'attacco a Sony è lo sport del momento e se la situazione non cambia ci sono buone possibilità che il CIO lo inserisca tra le discipline delle prossime Olimpiadi.