Telecom e Telefonica, un'infusione di interessi

Telecom Italia scalda la Borsa mentre Telefonica sembra essere pronta all'acquisizione; intanto il Governo nega ogni coinvolgimento.

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a cura di Dario D'Elia

Le indiscrezioni sulla fusione Telefonica-Telecom Italia, ieri, sono state protagoniste indiscusse a Piazza Affari. Il titolo Telecom ha chiuso la giornata con un +5,6%; qualche punticino è andato disperso a causa della smentita di Palazzo Chigi.

Telefonica

Il sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta, infatti, ha rilasciato nella giornata una nota che sottolineava l'estraneità del Governo. Poche righe e un asciutto "[…] nessun incontro, nessun contatto, nessun paletto". La questione di fondo, però, è che secondo il quotidiano La Repubblica, i collaboratori più stretti del Premier avrebbero confezionato una sorta di "lasciapassare" (per l'acquisizione) vincolato da una serie di garanzie sulla governance e gestione della rete. Insomma, braccia aperte a Telefonica a patto che abbia massima cura dei soci italiani (Generali, Mediobanca, Intesa, etc.), e non solo. 

"Chiacchiere, troppe chiacchiere", ha fatto sapere ieri il ministro dello Sviluppo Claudio Scajola."Ci auguriamo che qualcuno ci chiarisca che cosa sta succedendo", ha aggiunto il viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani. Intanto la Consob ha deciso di indagare per fare chiarezza sull'andamento del titolo, le perplessità degli operatori, la presunta manipolazione delle informazioni e la posizione degli azionisti. A Madrid si dicono stupiti: se da una parte Telefonica continua a smentire, gli analisti locali alzano gli occhi al cielo e definiscono l'affaire semplicemente "ridicolo".