Telecom in credito di 528 milioni con lo Stato

Telecom Italia potrebbe ritrovarsi in credito verso lo Stato per 528 milioni di euro.

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a cura di Vincenzo Ciaglia

Telecom Italia potrebberitrovarsi in credito verso lo Stato per un totale di 528 milionidi euro. Questa l'opinione della Corte di Giustizia Europea delLussemburgo, sicura del fatto che il gigante della telefonianazionale abbia pagato un canone di concessione non dovuto.

E ora Telecom Italia passa allariscossa chiamando in causa anche i giudici del TAR del Lazio. Sì,perché a riguardo nel 1998 Telecom Italia aveva giàintrapreso una causa legale. In quel periodo, infatti, Telecom avevaversato 385 milioni di euro nelle casse dello Stato come dirittoesclusivo di concessione sui servizi di telecomunicazione pubblica.Secondo l'azienda, però, quel canone era stato abolito dalprimo gennaio dello stesso anno con l'apertura alla concorrenza delmercato. Dall'altra parte, lo Stato Italiano sosteneva che ilcanone si sarebbe dovuto pagare fino al 2008.

La Corte di Giustizia è quindidalla parte di Telecom e specifica che dal 1 Gennaio 1998, "isoli oneri pecuniari applicabili alle imprese di telecomunicazioneper le loro licenze individuali sarebbero dovuti essere quelliprevisti dalla normativa comunitaria" e quindi che "taleobbligo di pagamento del canone per il periodo di un anno successivoalla trasposizione della direttiva nel diritto nazionale ècontrario al diritto comunitario".

In più, in quel periodo uncanone di concessione simile venne versato anche da TIM. Uncanone di altri 142,8 milioni di euro. Se anche questo pagamentodovesse risultare come "non dovuto" allora Telecom siritroverebbe con un credito di circa 528 milioni di euro. Soldi delloStato che sicuramente farebbero comodo alle casse dell'azienda.