Telefonate moleste? Ecco come trovano i nostri numeri

Il Garante della Privacy si è scagliato contro la pratica del web scraping. È un illecito scandagliare il Web con script per raccogliere i dati personali degli utenti.

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a cura di Dario D'Elia

Come fanno le società di telemarketing e di fatto tutti coloro che molestano gli utenti con telefonate indesiderate a mettere le mani sui nostri numeri? In molti casi si affidano al cosiddetto "web scraping", ovvero acquistano pacchetti di dati personali da specialisti che scandagliano il Web alla ricerca di nomi, cognomi, indirizzi, numeri telefonici, mail, etc.

web scraping
Web scraping

Il Garante della privacy, grazie alla segnalazione di utenti e associazioni dei consumatori, ha scoperto una società che diffondeva online un elenco telefonico contenente dati di oltre 12.500.000 persone raccolti da siti Web senza il consenso degli utenti. Venivano impiegati script lanciati direttamente sulle fonti web acquisendone i contenuti (web scraping).

"Gli script, come affermato dalla società, erano impostati in modo tale da raccogliere qualsiasi informazione pubblicata su fonti web accessibili a tutti, per poi metterla a disposizione degli utenti del sito della società", ha spiegato il Garante. "L'Autorità sta valutando l'applicazione di una sanzione amministrativa per gli illeciti commessi dalla società".

Nel disporre il divieto il Garante ha riaffermato le regole sulla formazione degli elenchi telefonici, che possono essere tratti esclusivamente da liste con consenso – come il database unico (DBU) che raccoglie numeri di telefono e  altri dati dei clienti di tutti gli operatori nazionali di telefonia fissa e mobile.