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Thailandia: tecnologia e buon senso per viaggiare sicuri e senza stress

La Thailandia è tra le mete più amate dai viaggiatori italiani: ecco alcuni consigli per viaggiare sicuri e senza stress!

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a cura di Frontier Assicurazioni

La Thailandia resta tra le mete più amate dai viaggiatori italiani: spiagge tropicali, templi dorati e città che non dormono mai. Ma dietro il fascino dell’esotico si nascondono anche imprevisti che, se sottovalutati, possono rovinare l’esperienza. Dalla burocrazia ai trasporti, fino alla salute, viaggiare sicuri significa unire tecnologia, buon senso e un pizzico di pianificazione. Non a caso, sempre più turisti scelgono strumenti digitali e coperture dedicate per partire sereni, come confermano operatori del settore tra cui Frontier Assicurazioni.

Documenti e formalità d'ingresso: meglio organizzarsi in anticipo

Informarsi sulla documentazione necessaria è il primo step in assoluto, non ha senso immergersi nella creazione di un ipotetico itinerario senza prima aver controllato cosa serve per entrare nel paese per motivi turistici. Consultate siti ufficiali come viaggiaresicuri.it, senza affidarvi a social o blogger, per avere informazioni puntuali e aggiornate. Il consiglio in più è quello di fare una copia dei documenti più importanti (passaporto, patente, carta di identità) e salvare tutto sul vostro cloud. I meno smart possono farsi una fotocopia.

Salute e assicurazione viaggio

Altro aspetto cruciale riguarda la protezione verso imprevisti di natura medica: il sistema sanitario thailandese è di alta qualità, soprattutto le cliniche private nelle maggiori città hanno standard qualitativi paragonabili a quelli europei. Il problema sono i costi, a dir poco esorbitanti: per essere curati occorre dimostrare di poter pagare il conto. Quindi l’assicurazione sanitaria di viaggio è indispensabile poiché viaggiare sprovvisti significa davvero mettere a repentaglio la propria salute e le proprie finanze.

Il mercato delle assicurazioni viaggio ha registrato una forte crescita in Italia, come dimostrano brand specializzati come Frontier Assicurazioni Viaggio, che hanno contribuito a renderle più accessibili e totalmente digitali. Quindi non ci sono scuse per viaggiare senza polizza.

Da valutare in pre-partenza anche la possibilità di vaccinazioni: non ce ne sono di obbligatorie ma spesso è consigliato valutare quelle contro Tifo, Colera, Epatite B. Consultare il vostro medico curante o meglio ancora un centro vaccinale può essere una buona idea. 

Vale poi la pena portare con se una scorta base di medicinali, un antidiarroico non può di certo mancare se volete stare tranquilli.

Una volta in Thailandia ricordate di bere solo acqua in bottiglia, evitare ghiaccio e cibi crudi. Occhio al peperoncino che può letteralmente incendiare la bocca.

Mezzi di trasporto urbano

Le strade thailandesi sono oggettivamente pericolose, tutti sfrecciano e molti guidano come se non fosse importante tornare a casa interi. In quel marasma girare con un'auto o uno scooter a noleggio richiede molta cautela e la prima raccomandazione è quella di noleggiare questi mezzi solo presso aziende abilitate. Inoltre è importantissimo essere in regola con i requisiti per la circolazione.

tuk tuk sono una vera e propria istituzione in Thailandia, ma la maggior parte di questi sono assolutamente privi di ogni forma di assicurazione per il passeggero.

La soluzione più intelligente è scaricare l’app Grab (l’equivalente di Uber) e spostarsi con i taxi: costa poco ed è più sicuro di un tuk tuk o uno scooter.

Gestione del denaro e sicurezza personale

Nei mercati locali e nelle isole più remote i contanti restano indispensabili: conviene quindi portare con sé una certa quantità di baht, cambiandoli in sportelli autorizzati o direttamente in Italia prima della partenza. Nelle grandi città come Bangkok o Chiang Mai, invece, è ormai diffuso l’uso di carte e pagamenti digitali, soprattutto negli hotel e nei ristoranti più strutturati. L’approccio migliore è quindi un mix: una parte in contanti per le spese quotidiane e una carta o un wallet digitale per le transazioni più importanti.

Per quanto riguarda la sicurezza personale, vale la regola del buon senso: nei luoghi affollati come mercati notturni, mezzi pubblici o zone turistiche molto frequentate, meglio prestare attenzione a borseggi e piccole truffe, custodendo i documenti e il denaro in spazi sicuri. Anche la tecnologia può dare una mano: attivare le notifiche in tempo reale dall’app della propria banca o della carta di credito permette di controllare ogni spesa e accorgersi subito di eventuali movimenti sospetti.

Ricordate di permettere le transazioni in Asia prima di partire e di bloccarle su questa fascia al rientro.

Mi raccomando, occhio alle scimmie che non si fanno problemi a portarvi via cibo, denaro e documenti!

Occhi alle piccole truffe

La Thailandia è un paese sicuro e difficilmente potrete dire il contrario.

Tra i piccoli imprevisti che possono capitare ci sono alcune truffe turistiche piuttosto comuni. Una delle più frequenti è quella del “tempio chiuso”: un passante gentile avvisa che l’attrazione è inspiegabilmente inaccessibile e propone mete alternative “più autentiche”. In realtà, nella maggior parte dei casi, si tratta solo di un trucco per condurre i turisti in negozi o ristoranti da cui riceve una commissione. Un altro classico è l’“aiuto” ai viaggiatori apparentemente smarriti: chi si offre di accompagnarvi potrebbe indirizzarvi su percorsi più lunghi e costosi rispetto alla normale tratta. Nulla di pericoloso, ma tempo e denaro possono andare sprecati. La regola d’oro è semplice: sorridere, ringraziare e proseguire per la propria strada.