TIM, Vodafone e Wind, il CODACONS denuncia pratiche commerciali scorrette

Il CODACONS ha segnalato ad AGOM e AGCM TIM, Vodafone e Wind per pratiche commerciali scorrette. In particolare secondo l'associazione dei consumatori, gli operatori avrebbero attivato servizi non richiesti riducendo così il credito delle ricariche telefoniche.

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a cura di Alessandro Crea

Il CODACONS, Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori, ha presentato un esposto all'AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) e all'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) nei confronti di TIM, Vodafone e Wind. I tre operatori sono infatti stati accusati dall'associazione di consumatori per pratiche commerciali scorrette, in particolare per quanto riguarda l'attivazione di servizi non richiesti che andavano a ridurre il credito delle ricariche telefoniche.

Da quanto si legge nel comunicato stampa, al centro della denuncia dell’associazione ci sarebbero infatti le ricariche telefoniche nei tagli da 5 o 10 euro, recentemente sostituite o affiancate con delle ricariche cosiddette premium, "le quali prevedono servizi a pagamento aggiuntivi addebitati direttamente attraverso una riduzione del credito acquistato".

"In sostanza se l’utente ricarica la propria SIM di 5 euro utilizzando queste nuove ricariche, riceverà solamente 4 o 3 euro di credito, perché i restanti 1 o 2 euro verranno usati dagli operatori per attivare in modo automatico promozioni o bonus, come chiamate e traffico internet illimitati per 24 ore".

Il CODACONS aggiunge che tutto ciò avverrebbe senza fornire ai consumatori informazioni adeguate sulla nuova prassi in fase di acquisto e che "l’utente, inoltre, non ha possibilità di scegliere se accettare o meno i servizi aggiuntivi offerti da tali nuove ricariche, servizi di cui spesso non ha alcun bisogno". Per l'associazione dei consumatori infine tale prassi sembrerebbe "studiata dai gestori per recuperare le minori entrate garantite dalle illegali bollette a 28 giorni".