Torino, città pilota della cyber-amministrazione italiana

L'e-government più all'avanguardia sarà testato a Torino, grazie all'accordo tra il ministro Filippo Patroni Griffi e il sindaco di Torino Piero Fassino. La base di partenza è già buona poiché oggi le pratiche giornaliere evase dai vari uffici di Palazzo Civico via PC sono 160, contro le 66 del 2010.

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a cura di Dario D'Elia

Torino a breve rappresenterà l'avanguardia e-government dell'Italia. Grazie a un recente accordo tra il ministro Filippo Patroni Griffi e il sindaco Piero Fassino il capoluogo piemontese è stato eletto città pilota per ogni esperimento avanzato di cyber amministrazione pubblica. Due gli obiettivi principali: testare semplificazione e informatizzazione delle procedure burocratiche in una grande città, e sopratutto dimostrare la replicabilità di tutte le iniziative sull'intero territorio italiano.

Torino è stata scelta sopratutto perché in base al forum della pubblica amministrazione è considerata uno dei migliori capoluoghi per la qualità dei servizi Internet offerti. Senza contare che vanta la più alta percentuale di certificati online emessi: il 20% del totale. 

Cyber Torino

Il primo passo, dopo il protocollo d'intesa, è la creazione di un gruppo di lavoro che sarà incaricato di stabilire l'implementazione dei vari servizi. Il tutto considerando come aree prioritarie l'identificazione digitale, la dematerializzazione degli atti, l'open data e lo sviluppo di specifiche applicazioni per smartphone, cellulari e tablet.

La base di partenza è già buona poiché oggi le pratiche giornaliere evase dai vari uffici di Palazzo Civico via PC sono 160, contro le 66 del 2010. Svetta senza dubbio l'anagrafe che grazie al digitale gestisce velocemente certificati di residenza, stato di famiglia, nascita, matrimonio, pagamento di multe, bollette e altri servizi. Non a caso un certificato su cinque viene stampato da casa. Questo vuol dire che in un anno sono transitate 80mila persone in meno negli uffici.

"L'obiettivo è essere online 24 ore su 24: per questo continueremo a investire sia sulle nuove tecnologie sia sul fronte organizzativo", ha spiegato l'assessore ai Servizi civici Stefano Gallo. "Se riusciremo ad aumentare il numero di cittadini che usufruiscono di certi servizi da casa o dall'ufficio potremo liberare risorse per poter offrire nuove funzioni".

Non resta che attendere l'istallazione dei cosiddetti Totem: le postazioni self service che consentiranno di stampare certificati anagrafici, inoltrare la pratica di cambio indirizzo o prenotare un appuntamento con alcuni uffici comunali. E che dire poi del Wi-Fi pubblico gratuito in arrivo?

Comprensibile perché abbiano scelto Torino.