Tre avvertimenti e ti sanziono: i pirati del P2P se la ridono

La legge HADOPI che avrebbe dovuto salvare la Francia dalla pirateria ha fallito miseramente. Su 3 milioni di indirizzi IP responsabili di condivisioni pirata si è registrata una sola condanna. Altro che deterrente: i francesi hanno trovato l'escamotage per evitare le sanzioni.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

La legge HADOPI, che consente dopo tre segnalazioni per violazione di copyright di applicare azioni sanzionatorie, si è dimostrata un flop colossale. Uno dei cavalli di battaglia dell'ex presidente Sarkozy ha funzionato davvero male: in più di 2 anni su 3 milioni di indirizzi IP identificati per condivisioni illegali, alla fine vi sono stati solo 3 processi e un solo condannato a 150 euro di multa.

La questione è semplice: o ha funzionato talmente bene come deterrente che alla prima lettera di avvertimento i francesi hanno iniziato a filare dritto, oppure tutti hanno individuato un escamotage. Ovviamente la maggioranza degli osservatori propende per il secondo caso, sopratutto considerando il successo delle piattaforme di file hosting (contro il vecchio P2P), la diffusione dell'uso dei proxy e degli strumenti di "invisibilità" online.

Le cifre della debacle

Ora, la questione di fondo è che un po' dappertutto questo genere di approccio non ha funzionato. Mettere al muro milioni di utenti perché scaricano musica o film illegalmente è controproducente sotto il punto di vista politico. Il fenomeno è talmente diffuso, che è evidente l'esigenza di una soluzione fuori dagli (attuali) schemi. Fermo restando che chi diffonde materiale protetto da copyright a scopo di lucro compie un gravissimo reato, che non trova solidarietà neanche negli ambienti più estremi che si battono per le libertà digitali.

Andando ad analizzare i dati (pubblicati da Le Figaro) comunque si scopre che la squadra dell'HADOPI, composta da 60 agenti, si è data da fare. Dal 2010 a oggi sono stati rilevati 3 milioni di indirizzi IP responsabili di attività illegali; questo ha portato all'invio di 1,15 milioni di mail di allerta. Del tipo "vi abbiamo beccato, la prossima volta saranno dolori".

Dopodiché 100mila hanno continuato a fare i discoli e quindi hanno ricevuto una seconda mail di avvertimento. Infine 340 utenti si sono trovati con il terzo cartellino giallo e quindi l'avvio della procedura di infrazione, che per 14 si è trasformata in una vera azione penale. Ebbene di questi ultimi: tre sono giunti a sentenza (condanna, assoluzione e condanna senza sanzione), uno ha subito l'interruzione del procedimento, un altro è in attesa di giudizio e 9 sono ancora sotto indagine.

Tutta l'impalcatura HADOPI sembra ormai a rischio, anche perché per funzionare pare aver bisogno di almeno di 10/12 milioni di euro di budget all'anno. E per il 2013 si parla di uno stanziamento al massimo di 9 milioni. Non ha raggiunto l'obiettivo a pieno regime, chissà come andrà a finire con il rubinetto quasi chiuso...

L'unica certezza è che il Presidente Hollande se ne occuperà personalmente. Nel peggiore dei casi (per le lobby) potrebbe mantenere la promessa fatta durante le elezioni: ovvero cancellarla.