Panasonic ha confermato che non realizzerà più TV al plasma. Il vicepresidente di Panasonic Display, Kiyoshi Okamoto, ha dichiarato al sito The Verge che il televisore ZT60 (top di gamma della linea 2013) integra al suo interno l'ultimo pannello partorito dalla divisione ricerca e sviluppo dell'azienda.
La notizia non deve sorprendere più di tanto, difatti vi erano chiari segnali che si riconcorrevano da mesi. Okamoto ha solamente colto l'occasione di un evento a New York per mettere il sigillo papale su una decisione maturata diverso tempo fa.
Lo stop allo sviluppo di nuovi pannelli al plasma non significa che sarà interrotta la produzione di televisori, che continueranno a essere prodotti e venduti anche nel 2014. Il dirigente nipponico ha infatti parlato di "responsabilità" verso i clienti che induce Panasonic a continuare la produzione.
Diversi ingegneri della divisione plasma sono stati fatti confluire nel team di persone che si occupa dello sviluppo dei pannelli OLED, con i quali Panasonic potrebbe rimpiazzare la gamma plasma. D'altronde è ancora fresco la partnership siglata con Sony per sviluppare questa tecnologia e abbassare i prezzi attuali.
Secondo Okamoto l'OLED è "uno dei prodotti chiave per il futuro" dell'azienda, che sta continuando a sondare l'effettivo interesse da parte dei consumatori prima di annunciare nuovi prodotti. Il dirigente non esclude ad esempio che Panasonic potrebbe concentrarsi anzitutto sulla produzione di OLED dedicati al mondo business, dove circola più denaro.
D'altronde Panasonic, con una perdita di quasi 700 miliardi di yen (oltre 6,5 miliardi di euro) nel penultimo trimestre, deve assicurarsi di fare utili su ogni prodotto - specie se costoso e ancora di nicchia come gli OLED - prima di metterlo in vendita. Non resta quindi che attendere le prossime mosse della casa nipponica e iniziare a farsi una ragione sull'ormai imminente morte della tecnologia al plasma, di cui lo ZT60 potrebbe essere ricordato come il massimo esponente.