UE: ADSL e servizi residenziali più cari per finanziare la fibra

La Commissaria UE Kroes ha anticipato le linee guida della nuova normativa per lo sviluppo broadband. Finisce l'era della riduzione programmata delle tariffe di unbundling. I gestori di rete devono poter guadagnare di più dal rame per avere le risorse da investire sulla fibra.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Il nuovo regolamento europeo per favorire lo sviluppo della banda larga non prevede più la riduzione programmata delle tariffe di unbundling. Gli operatori TLC che gestiscono le infrastrutture di rete saranno più liberi nella politiche commerciali perché l'intero settore ha bisogno di maggiori risorse per raggiungere gli obiettivi posti dall'Agenda Digitale. Questa in sintesi una delle tesi esposte oggi dal Commissario Neelie Kroes, durante la presentazione del nuovo piano normativo - che sarà pronto entro la fine dell'anno.

"Non ci sono prove evidenti che dimostrano che abbassare i prezzi del rame indurrebbe a più investimenti nella banda larga superveloce", ha dichiarato Kroes. Insomma, per fornire entro il 2020 al 50% della popolazione europea connessioni da 100 Megabit/s o superiori bisognerà mollare un po' le briglie al mercato. Questo non vuol dire che gli incumbent da domani potranno trarne vantaggio a piacimento, ma solo che il mercato all'ingrosso del rame sarà più libero e condizionato dall'operato delle Authority nazionali. Se ad esempio Telecom Italia, France Telecom o Deutsche Telekom saranno in grado di ottenere maggiori ricavi da rame forse aumenteranno di conseguenza gli investimenti sulla fibra.

Commissario Kroes

La questione di fondo, secondo Kroes e frutto dei numerosi incontri con gli operatori del settore, è che gli investitori devono poter contare su un ritorno adeguato rapportato ai rischi. "Un'architettura regolamentare da sola non può fare questo - può prendere altre misure però come favorire i contenuti online, i finanziamenti pubblici e finanziamenti pubblico-privati del CEF, nonché misure per ridurre i costi di implementazione", ha aggiunto il commissario.

La transizione dal rame alla fibra può essere aiutata dal Pubblico ma ha bisogno del Privato. Dopodiché è fondamentale però che i Garanti TLC svolgano al meglio il loro lavoro per fare in modo che i mercati continuino a essere competitivi. La flessibilità dell'offerta poi dovrebbe essere salvaguardata così come la neutralità tecnologica, poiché esistono servizi diversi per esigenze diverse così come tecnologie più adeguate per le soluzioni premium e quelle basic.

Infine è fondamentale la stabilità regolatoria, in modo che i progetti a medio e lungo termine non siano condizionati dal rischio di cambiamenti normativi dell'ultima ora. Kroes in fondo passa la palla agli enti regolatori nazionali. Saranno loro a dover vigilare sulle politiche degli incumbent. Ma è evidente che questa mossa rischia di far salire i prezzi delle tariffe: prima quelle che pagano gli operatori alternativi, e poi a cascata quelle dei consumatori finali.

Fino a ora l'Italia ha scontato il comportamento di un'AGCOM miope e fortemente schierata. La speranza è che qualcosa possa cambiare con la nuova presidenza e board. Resta il fatto che ci attendono rincari sia sui servizi ADSL che su quelli residenziali tradizionali. Questo di fatto è l'unico fronte di ricavo che possa far crescere le risorse per gli investimenti.