UE, ecco le proposte per rivoluzionare il diritto d'autore

La Commissione Europea ha presentato alcune proposte per la modernizzazione del diritto d'autore al fine di aumentare la diversità culturale e i contenuti disponibili online, oltre a introdurre norme più chiare per tutti gli utenti online.

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a cura di Alessandro Crea

Nuove proposte in materia di diritto d'autore sono state presentate oggi dalla Commissione Europea, in occasione del discorso sullo stato dell'Unione del 2016 del Presidente Jean-Claude Juncker. Le proposte contengono inoltre strumenti per l'innovazione dell'istruzione, della ricerca e delle istituzioni che gestiscono il patrimonio culturale.

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Le tecnologie digitali stanno cambiando il modo in cui la musica, i film, la televisione, la radio, i libri e la stampa vengono prodotti e distribuiti e in cui divengono accessibili. Nuovi servizi online, quali la musica in streaming, le piattaforme di video on demand e gli aggregatori di notizie, sono diventati molto popolari, mentre i consumatori si aspettano sempre più frequentemente di accedere a contenuti culturali mentre si spostano e attraversano le frontiere.

In questo scenario in evoluzione la Commissione crede che potranno crearsi opportunità per i creatori europei solo se le norme saranno in grado di fornire chiarezza e certezze del diritto a tutti coloro che ne usufruiscono. Nel complesso, le proposte odierne sui diritti d'autore vertono su tre priorità principali:

Maggiori possibilità di scelta e migliore accesso ai contenuti online e transfrontalieri

Il meccanismo giuridico proposto dovrebbe consentire alle emittenti di ottenere più facilmente le autorizzazioni dei titolari dei diritti di cui hanno bisogno per trasmettere programmi online in altri Stati membri dell'UE, così da offrire più scelta ai consumatori.

Gli operatori che offrono pacchetti di canali televisivi non dovranno più negoziare individualmente con ciascun titolare di diritti al fine di poter offrire tali pacchetti di canali provenienti da altri Stati membri dell'UE, ma lo faranno tramite organismi di gestione collettiva che rappresentano i titolari dei diritti.

Per migliorare l'accesso al ricco patrimonio culturale europeo, la nuova direttiva sul diritto d'autore aiuterà inoltre musei, archivi e altre istituzioni a digitalizzare e rendere disponibile a livello transfrontaliero opere fuori commercio, come libri o film protetti da diritti d'autore ma non più disponibili al pubblico.

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Miglioramento delle norme sul diritto d'autore per la ricerca, l'istruzione e l'inclusione delle persone con disabilità

Anche gli istituti educativi potranno giovarsi della possibilità di utilizzare materiali per illustrare l'insegnamento grazie a strumenti digitali e corsi online attraverso le frontiere. La direttiva proposta contribuirà inoltre a rendere più facile per i ricercatori in tutta l'UE l'uso delle tecnologie di text and data mining (TDM) per l'analisi di grandi insiemi di dati. Questo darà un impulso quanto mai necessario alla ricerca in materia di innovazione, considerando che attualmente quasi tutte le pubblicazioni scientifiche sono digitali e il loro volume complessivo è in aumento dell'8-9% ogni anno in tutto il mondo.

La Commissione propone inoltre una nuova eccezione UE obbligatoria che consenta alle istituzioni che gestiscono il patrimonio culturale di preservare le opere in formato digitale, fondamentali per la sopravvivenza del patrimonio culturale e per l'accesso dei cittadini a lungo termine.

Infine, la Commissione propone una legislazione per attuare il trattato di Marrakech volto a facilitare l'accesso alle opere pubblicate per le persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa. Tali misure sono importanti per garantire che il diritto d'autore non costituisca un ostacolo alla piena partecipazione alla società di tutti i cittadini e consentiranno lo scambio di copie in formato accessibile all'interno dell'UE e con i paesi terzi che sono parti contraenti del trattato suddetto, evitando doppioni e sprechi di risorse.

Un mercato più equo e sostenibile per i creatori e la stampa

La direttiva sul diritto d'autore ha infine anche lo scopo rafforzare la posizione dei titolari dei diritti nella negoziazione e nella percezione di una remunerazione per lo sfruttamento online dei contenuti su piattaforme per la condivisione di video quali Youtube o Dailymotion. Tali piattaforme avranno l'obbligo di utilizzare strumenti efficaci, come tecnologie per individuare automaticamente canzoni o opere audiovisive che i titolari dei diritti hanno identificato e la cui autorizzazione o eliminazione è stata concordata con le piattaforme.

Il nuovo diritto riconosce l'importante ruolo svolto dagli editori a stampa nell'investire in contenuti giornalistici di qualità e nel crearli. Poiché saranno giuridicamente riconosciuti per la prima volta come titolari dei diritti, si troveranno in una posizione migliore quando dovranno negoziare con i servizi online l'uso dei propri contenuti o l'accesso ad essi e saranno maggiormente in grado di combattere la pirateria.

Il progetto di direttiva obbliga inoltre gli editori e i produttori alla trasparenza e ad informare gli autori o gli interpreti o esecutori dei profitti ottenuti con le loro opere. Inoltre istituisce un meccanismo per aiutare gli autori e gli interpreti ed esecutori ad ottenere una quota equa della remunerazione in sede di negoziazione con i produttori e gli editori e dovrebbe condurre ad un grado più elevato di fiducia tra tutti gli attori della catena del valore digitale.