UE: irregolarità per il 62% dei siti di prenotazione online

L'indagine UE sui siti di prenotazione online per voli aerei e alberghi ha confermato irregolarità per il 62% dei casi. La violazione più diffusa riguardava la trasparenza sull'identità degli operatori.

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a cura di Dario D'Elia

Il 62% dei siti di prenotazione online per biglietti aerei e hotel violava fino a poco tempo fa le norme europee a garanzia dei diritti dei consumatori. È questo lo sconvolgente risultato di un'indagine (sweep) realizzata dalla Commissione UE in collaborazione con gli stati membri. Si parla di un campione complessivo di 552 siti specializzati, quindi le piattaforme in difetto erano almeno 382. Grazie alle autorità e ai gestori dei siti è stato possibile risanare la situazione in almeno 173 casi. 209 siti sono ancora sotto procedura di infrazione e almeno 6 sono stati chiusi.

Tabella controlli

Nello specifico, per quanto riguarda l'Italia, anche se non sono stati fatti nomi sappiamo che i siti controllati sono stati 17. 9 sono risultati corretti fin dal primo momento, 10 si sono messi in regola entro il 3 aprile 2014, 7 subiranno ulteriori procedimenti. In pratica al momento i siti totalmente in regola sono il 59%. Insomma, per una volta l'Italia non è nella lista dei peggiori. Ci battono per irregolarità Finlandia, Francia e Regno Unito.

Problemi riscontrati

Ma quali sono le mancanze più diffuse? Nel 30% dei casi – sembra incredibile – ma non vengono pubblicate le informazioni di base del "venditore" come ad esempio l'e-mail. Nel 28% dei casi mancano chiare istruzioni per segnalare eventuali reclami. Nel 24% dei casi i supplementi di prezzo (bagagli, assicurazione, etc.) non sono opzioni esplicite da attivare (opt-in), ma date per scontate. Infine nel 20% dei casi il prezzo totale del servizio non viene indicato in prima vista.

Da rilevare comunque che per i 209 siti web che non sono ancora conformi alla normativa, i procedimenti amministrativi o giudiziari continuano a livello nazionale.