Un ponte della Salerno-Reggio trasformato in condominio

Lo studio Oxo Architecture ha realizzato un concept per un vecchio viadotto della Salerno-Reggio Calabria. Perchè non farne un sistema di condomini con negozi e appartamenti?

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Sarà terminata prima la Sagrada Família o la Salerno-Reggio Calabria? Chi può dirlo. Nel frattempo tanto vale riutilizzare i tratti di autostrada abbandonati per farne condomini armonicamente inseriti nell'ambiente. Un po' come se l'opera di Gaudì virasse verso l'industria alberghiera. "Doveva essere una chiesa, ma ne abbiamo fatto un hotel di charme. Doveva essere un'autostrada, ma ne abbiamo fatto un caseggiato".

Condominio invertito

Mai confondere sacro e profano, ma lo studio di architettura Oxo Architecture ha deciso di varcare questa soglia con il suo progetto di riqualificazione di un vecchio viadotto. "Il governo (italiano, NdR.) chiedeva un modo sostenibile per preservare i ponti", ha spiegato l'architetto Manal Rachdi. "I ponti erano così belli, e la loro posizione così strategica, che volevamo trasformarli in case".

Ovviamente l'iniziativa italiana, che per altro ha avuto davvero poca visibilità sulla stampa, non è un appalto vero e proprio bensì un concorso per capire come riutilizzare vecchi ruderi in cemento. Molti viadotti che corrono fra le colline sono stati interrotti perché dal 1964 a oggi l'intero progetto di autostrada è stato più volte ridisegnato. L'ultima volta risale a 4 anni fa quando ci si è resi conto che un vecchio tratto dell'autostrada non aveva davvero più senso.

Oxo Architecture, quando ha partecipato al concorso, non sapeva probabilmente che non ne faremo mai nulla, però è bello sognare e riporre nel cassetto questo piccolo segno di amore per la nostra terra. L'idea è di convertire un viadotto in una struttura capace di ospitare appartamenti, uffici e negozi.

###old2944###old

Che sia chiaro: l'intuizione è brillante ma se andate a Firenze c'è un gioiello che si chiama "Ponte Vecchio" davvero simile come concetto. Lo studio parigino ha realizzato una serie di tavole che mostrano un ponte costituito da moduli abitativi futuristici. La struttura del ponte si intuisce ancora, ma è come se fosse decorata da parallelepipedi di vetro.

"Lo chiamo condominio invertito", ha aggiunto Rachdi. "In un condominio tu vieni dal piano inferiore e sali in alto. In questo caso tu hai l'auto che ti aspetta al piano di sopra e magari scendi di 50 metri per giungere al tuo appartamento".

Un caseggiato verticale di questo tipo ovviamente regala una visione magnifica dell'ambiente circostante: sarebbe perfetto per turisti o chi ama i paesaggi della Calabria. Allo stesso tempo si parla di un sistema ecocompatibile grazie all'uso dell'energia geotermica. Insomma una sorta di villaggio sospeso autosufficiente. Qualcosa che mette insieme Rinascimento e cyber-futuro. Vabbè Steam punk.