Un portatile cercherà segni di vita su Marte e su Europa

La NASA sta mettendo a punto il Chemical Laptop, un portatile molto particolare per individuare segni di vita fuori dalla Terra.

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a cura di Elena Re Garbagnati

La ricerca di segni di vita al di fuori del nostro Pianeta potrebbe passare per un portatile. Uno strumento fuori dall'ordinario, che la NASA ha battezzato "Chemical Laptop". L'agenzia spaziale statunitense dà oggi notizia che un gruppo di ricercatori del Jet Propulsion Laboratory sta lavorando a un laboratorio miniaturizzato capace di rilevare aminoacidi e acidi grassi, ossia materiali associati alla vita.

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Chemical Laptop potrebbe essere spedito nello Spazio a bordo di sonde o rover alla volta di Marte o di Europa, la luna ghiacciata di Giove.

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La filosofia dietro a questo prodotto è semplice: se si vogliono cercare segni di vita su un altro mondo bisogna usare qualcosa di compatto e portatile. Chemical Laptop è appunto un laboratorio miniaturizzato che analizza i campioni di materiali associati alla vita.

Jessica Creamer del NASA JPL spiega che "se questo strumento dovesse essere spedito nello Spazio sarebbe il dispositivo più sensibile del suo genere ad abbandonare la Terra e il primo ad essere in grado di cercare sia aminoacidi sia acidi grassi".

Ha dimensioni simili a quelle di un computer portatile, ma uno spessore maggiore per far spazio agli strumenti, e in buona sostanza consiste in un "analizzatore chimico che può essere riprogrammato come un computer portatile per eseguire funzioni diverse", come ha spiegato Fernanda Mora del JPL. "Come su un portatile normale abbiamo varie applicazioni per le diverse analisi, come aminoacidi e acidi grassi".

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Perché sono importanti proprio queste due sostanze è presto detto: gli aminoacidi sono molecole organiche, mentre gli acidi grassi sono i componenti chiave delle membrane cellulari. Entrambi sono essenziali per la vita, ma si possono reperire anche in fonti non biologiche. Il Chemical Laptop sarà capace di capire la differenza.

Gli aminoacidi sono di due tipi: L e D, e analogamente alla mano sinistra e destra di una persona sono immagini speculari l'uno dell'altro, ma contengono gli stessi componenti. Alcuni scienziati ipotizzano che la vita sulla Terra si sia evoluta sviluppando aminoacidi L. È possibile che la vita su altri Pianeti si sia evoluta con quelli di tipo D. "Se un test dovesse individuare una presenza del 50% di aminoacidi L e del 50% di aminoacidi D potremmo concludere che il campione non sia probabilmente di origine biologica" spiega Creamer nel post ufficiale della NASA. Al contrario se dovessimo trovare una predominanza di L o D sarebbe la migliore evidenza della presenza di vita su altri pianeti."

L'analisi degli aminoacidi è particolarmente impegnativa perché quelli di tipo L e D sono uguali per dimensioni e carica elettrica, ma gli scienziati stanno sviluppando un metodo capace di cercarli entrambi in una singola analisi. Con l'analisi degli acidi grassi invece si cercano indicazioni della presenza attuale o passata di organismi viventi.

Come funziona

Il Chemical Laptop necessita di campioni liquidi da analizzare, che sono più difficili da trovare su un pianeta come Marte. Per questo il gruppo di ricerca del JPL sta collaborando con il Luther Beegle del JPL per integrare una tecnologia che introduca il campione in un tubo con acqua liquida riscaldata a oltre 100 gradi così da scaldare le molecole del campione e permetterne l'analisi.

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Questa consiste nel mix del campione con un colorante fluorescente, che mette in evidenza gli aminoacidi o gli acidi grassi. Il campione fluisce poi in un microchip all'interno del dispositivo, in cui gli amminoacidi o gli acidi grassi vengono mescolati ad additivi chimici e vengono quindi convogliati verso un canale di separazione. Al termine di quest'ultimo c'è un laser di rilevamento che permette di distinguere gli aminoacidi dagli acidi grassi.

A seguito di test positivi in laboratorio sono stati condotti test all'aperto, con gli stessi risultati. Il lavoro adesso verte sull'incremento della sensibilità del laboratorio mobile, di modo che possa rilevare anche concentrazioni basse di aminoacidi o acidi grassi. I ricercatori stanno inoltre testando una nuova tecnologia laser.