Vine vietato ai minori, troppi porno nei video tweet

Per installare Vine bisogna dichiarare di avere più di 17 anni: troppi contenuti porno e troppo facili da trovare per le restrittive regole di Apple. Fra gli aggiornamenti dell'app di Twitter c'è anche la possibilità di bloccare un utente o di segnalare un contenuto come potenzialmente offensivo.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Il porno è ormai una spina nel fianco di Vine, l'app che Twitter ha inserito nell'App Store a fine gennaio e su cui è stato necessario intervenire a posteriori con un aggiornamento per tenere alla larga i minorenni. Andando per ordine, Vine vuole essere un'evoluzione tecnologia per Twitter, che vuole sganciarsi dal limite dei messaggi da 140 caratteri e passare ai videomessaggi. Si possono registrare video di durata massima di sei secondi e quindi condividerli sul social network, tutto tramite l'app in questione.

Le novità di Vine per fronteggiare il porno

I primi problemi sono emersi a poche ore dalla pubblicazione, quando hanno iniziato a diffondersi i video a luci rosse e molti si sono accorti che, in mancanza di filtri, bastava cercare "porno" per trovarli. Il pasticcio più grosso l'ha combinato proprio Twitter, che a un certo punto ha redatto la classifica dei video migliori senza accorgersi che uno era proprio un mini porno in piena regola.

Il video è stato rimosso ma ormai la frittata era fatta, le critiche si sono accese e l'app rischiava l'espulsione dallo Store di Apple. Per rimediare è stata depennata la possibilità di fare ricerche con parole chiave legate al porno. Ma i minorenni del web 2.0 sono scaltri e trovavano lo stesso modo di vedere i contenuti a loro vietati. Con l'aggiornamento 1.0.5 bisogna dichiarare di avere più di 17 anni per installare l'app.

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"Vine - Make a scene contiene materiale vietato ai minori. Clicca su Ok per confermare che hai più di 17 anni" avvisa ora l'app quando si prova a scaricarla. Ma dato che non c'è modo di verificare che la dichiarazione sia veritiera, sono state predisposte anche una serie di opzioni per segnalare quando un contenuto può essere offensivo, e per bloccare gli utenti sporcaccioni. La sensazione è che queste misure, a parte testimoniare la buona volontà degli sviluppatori, serviranno a poco.