Oggi scomparire dalla Rete, non essere citato, ritornare a essere sconosciuto è praticamente impossibile. Ne è pienamente convinto il Garante per la privacy Francesco Pizzetti, e se lo dice lui che dovrebbe rappresentare l'ultimo fronte di difesa c'è da credergli.
''Oggi come oggi nessuno può dire come si scompare dalla rete, anche perché la rete è una realtà multiforme, immensa, mondiale. Sulla rete, inoltre, le modalità di trattamento dei dati sono le più diverse. Ovviamente questo chiama ognuno di noi a una maggiore attenzione, che può anche essere positiva, ma avere anche aspetti negativi, su come comportarci e quali cautele assumere quando mettiamo in rete informazioni che ci riguardano", ha sottolineato Pizzetti nell'intervista con Ign/Adnkronos.
Cancelliamo tutto?
Anche se la Commissione Europea da tempo sta tentando di ottenere il riconoscimento giuridico per il diritto all'oblio, nella realtà questa operazione appare piuttosto complicata. "Come sia possibile assicurare l'effettività di questo diritto il Regolamento non lo dice", ha continuato il Garante.
"E giustamente non poteva dirlo. Rinvia ad atti delegati della commissione. Quindi, si aprirà un grosso dibattito su come richiederemo agli operatori sulla rete di garantire l'effettività ' di questo diritto: come chiedere a Google di cancellare un'informazione che ci riguarda quando riteniamo di averne diritto, come chiedere a un social network di non diffondere più una informazione che magari avevamo dato perché presentavamo un curriculum per una domanda [...]".
La soluzione oggi non esiste. Dobbiamo farcene una ragione? Possibile che Google stessa non sia in grado di tracciare e quindi eliminare ogni informazione che ci riguarda? C'è da scommettere che un servizio a pagamento di questo genere avrebbe davvero un grande successo.