Voto online anche in Italia? Meglio evitare, per ora

Le piattaforme di voto online non sono ancora abbastanza sicure, anche se negli Stati Uniti ci si prepara già alle elezioni presidenziali. Secondo gli esperti il voto via mail e quello tramite piattaforma digitale sono a rischio.

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a cura di Dario D'Elia

Il voto online potrebbe essere un'ottima soluzione per ridurre l'astensionismo nelle elezioni, ma secondo gli esperti i sistemi attuali non sono ancora sicuri. In tutto il mondo il dibattito al riguardo è davvero caldo: da una parte i sostenitori che sbandierano la riduzione dei costi, dall'altra i detrattori - tacciati quasi come conservatori luddisti - che preferiscono comunque la carta.

Il problema al momento è quello della sicurezza. Secondo David Jefferson, esperto informatico dei Lawrence Livermore National Laboratories e presidente dell'ente di controllo Verified Voting, la piattaforma di voto online che sarà utilizzata durante le prossime elezioni statunitensi è troppo insicura

E-voting

"C'è un'ondata di interesse nel paese, sopratutto tra i funzionari elettorali e l'agenzia del Dipartimento della Difesa, per offrire il voto su Internet ai cittadini all'estero e ai membri dell'esercito", ha dichiarato Jefferson. "Dal punto di vista della sicurezza, è una cosa insana da fare".

Oggi sono ben 33 gli Stati dell'Unione che possono votare online. Nella maggior parte dei casi i cittadini ricevono un documento via Web, lo compilano e lo spediscono via mail con un allegato PDF. In Arizona si sono spinti oltre realizzando un vero e proprio portale con login, autenticazione e voto.

Un salto nel vuoto?

Il problema è che i voti via mail sono spediti senza un sistema di codifica, quindi chiunque (dallo stesso ISP a un hacker) può intercettare la comunicazione e non analizzare i dati ma anche falsificarli. Per quanto riguarda invece la piattaforma dell'Arizona è a rischio come ogni altro sito online, quindi esposta a cyber-attacchi di ogni genere. 

La conferma di ogni timore è giunta nel 2010 quando Digital Vote della Mail System venne preso in considerazione a Washington per il voto online: un ricercatore della University of Michigan - tale Halderman - riuscì facilmente a bucare il sistema dimostrando la sua debolezza.

Insomma, gli esperti sembrano concordare sul fatto che al momento non esista sistema di voto più sicuro di quello tradizionale. Carta e lapis battono ancora il digitale. Per altro nei paesi dove l'e-voting è stato introdotto si sta pensando di tornare indietro. Solo l'Estonia è rimasta una grande sostenitrice di questo modello. Chissà perché.