Vuoi diventare sviluppatore di app? Samsung ti aiuta

Samsung e la business school del Politecnico di Milano promuovono un corso per giovani neolaureati senza occupazione per insegnargli a sviluppare app per Android e inserirsi nel mondo del lavoro.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Samsung offre ai giovani che non sanno programmare la possibilità di imparare con un corso ad hoc. Si chiama Samsung App Academy ed è organizzato dalla filiale italiana del colosso sudcoreano e dalla business school del Politecnico di Milano. Si tratta di un progetto di formazione professionale ideato per fornire ai giovani le competenze richieste oggi dal mondo del lavoro in uno dei settori di maggiore crescita degli ultimi anni anche nel nostro Paese, la cosiddetta App Economy.

L'iniziativa consiste in un corso che punta a colmare l'esigenza di mercato di figure professionali specializzate nello sviluppo di App su piattaforma Android, favorendo la creazione di nuove opportunità lavorative allineate ai trend più attuali del mercato.

Saranno ammessi fino a 30 neolaureati e professionisti attualmente senza occupazione che desiderano trasformare passione e attitudine per il mondo delle App in una specializzazione concreta. Per partecipare al corso a numero chiuso è possibile presentare domanda fino al 2 ottobre 2014, scaricando la scheda di candidatura disponibile online e inviandola all'indirizzo mail sviluppoappsamsung@mip.polimi.it. I candidati saranno valutati sulla base di curriculum vitae, competenze ed esito di colloqui motivazionali individuali.

Due tra gli allievi più meritevoli del corso avranno la possibilità di trascorrere un periodo di stage presso Samsung Electronics Italia, che ha attivato anche il proprio ecosistema di aziende partner per poter offrire agli studenti ulteriori opportunità professionali per mettere in pratica quanto appreso durante le lezioni.

Il corso "Sviluppo App per non sviluppatori" inizierà il 13 ottobre e si articolerà su 18 giornate e 7 sessioni di laboratorio, con un programma formativo che prevede due macro-moduli: "Basi di programmazione" per l'apprendimento delle principali nozioni di sviluppo software, e "Sviluppo Android", per l'acquisizione di competenze specifiche sullo sviluppo di App su piattaforma Android.

Android 4. Guida per lo sviluppatore Android 4. Guida per lo sviluppatore
Android (Guida completa) Android (Guida completa)
Sviluppare applicazioni per Android Sviluppare applicazioni per Android
Android 3. Guida per lo sviluppatore Android 3. Guida per lo sviluppatore

Gli studenti hanno la possibilità di accedere tramite PC Samsung agli ambienti di sviluppo Scratch e App Inventor, per acquisire i concetti fondamentali della programmazione. Ogni allievo, inoltre, ha a disposizione all'interno dell'Aula Samsung Tablet smartphone e dispositivi a tecnologia indossabile Samsung, per poter testare le differenti soluzioni proposte durante il corso in un contesto reale.

"Samsung è da sempre impegnata nella valorizzazione del talento e nella promozione anche in Italia d'iniziative pensate per migliorare le prospettive delle generazioni più giovani, offrendo loro opportunità per un futuro migliore all'interno di uno scenario lavorativo sempre più competitivo e globalizzato", spiega Carlo Barlocco, Deputy President Samsung Electronics Italia.

"Con oltre 30 milioni di italiani che ogni mese navigano online da dispositivi portatili, quello delle App rappresenta un mercato in continua crescita capace di fornire nuove opportunità in termini d'innovazione e creazione di posti di lavoro. A patto, però, di formare adeguatamente i giovani così che maturino le competenze necessarie per guidare in modo qualificato il mercato. Con Samsung App Academy intendiamo rispondere proprio a questa esigenza", conclude il manager.

Secondo i dati dell'Osservatorio Mobile & App Economy del Politecnico di Milano, l'ecosistema di mercati legati a dispositivi, App e reti mobili in Italia ha raggiunto nel 2013 il valore di 25,4 miliardi di euro, pari all'1,6% del PIL. E la cifra è destinata a crescere ulteriormente fino a 40 miliardi di euro (2,5% del PIL) entro il 2016.