Yahoo e link pirata: fuffa se la denuncia è generica

Yahoo ha vinto la sua sfida con PFA Films: non si può richiedere la rimozione di link pirata in maniera generica. Per di più i detentori dei diritti dovrebbero vagliare quelli degli sharer responsabili delle condivisioni.

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a cura di Dario D'Elia

L'ordinanza del Tribunale di Roma che a marzo ha riconosciuto Yahoo responsabile di mancato contrasto alla pirateria online (Caso About Elly) è stata annullata. Il ricorso (Yahoo reclama: link pirata? senza URL è solo fuffa) è stato accolto dalla sezione proprietà intellettuale dello stesso Tribunale di Roma.

Dal film About Elly

"La decisione rappresenta un approccio pragmatico e razionale alla complessa problematica riguardante la tutela del diritto d'autore su Internet. Yahoo! ha sempre considerato e continuerà a considerare con estrema serietà la questione della tutela del diritto d'autore e della proprietà intellettuale e collaborerà attivamente con i proprietari dei contenuti per aiutarli a proteggere i propri diritti", si legge nella nota del Gruppo. 

"Yahoo! è stata fondata sul principio che l'accesso alle informazioni possa migliorare la vita delle persone e crediamo che questa decisione costituisca un passo avanti verso la tutela della libertà di espressione su Internet, agevolando la libera circolazione dei servizi prestati dagli operatori della società dell'informazione".

In pratica Yahoo era stata condannata poiché nei suoi risultati era possibile individuare link pirata al film "About Elly". Il problema è che fin dall'inizio la denunciante PFA Films, detentrice dei diritti per l'Italia, non aveva fornito l'elenco dei link specifici da cancellare ma solo una richiesta generica di rimozione.

La segnalazione di link pirata insomma non può essere generica ma obbligatoriamente circostanziata. Da rilevare poi che secondo il Tribunale speciale romano dovrebbero essere vagliati anche i diritti degli utenti che mettono in condivisione i contenuti: potrebbero operare in legalità. La responsabilità di questo ulteriore approfondimento è a carico dei detentori di copyright.