C'è una soluzione per i problemi delle CPU Intel, ma a molti non piacerà

Un aggiornamento BIOS in arrivo entro il 31 maggio introdurrebbe il profilo "Intel Default Setting", che abbassa il power limit.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Aggiornamento del 9 maggio

Intel ha rilasciato una dichiarazione dove afferma che i nuovi BIOS rilasciati dai produttori, contenti un profilo denominato "Intel Baseline Profile", non rispettano gli standard raccomandati dall'azienda nel suo "Intel Default Settings". Intel ha sottolineato nuovamente che sconsiglia ai produttori di schede madre di usare le impostazioni "baseline"; qui sotto vi lasciamo la dichiarazione completa, oltre a un'immagine esplicativa delle impostazioni che il profilo "Intel Default Settings" dovrebbe avere. 

Diversi produttori di schede madri hanno rilasciato profili BIOS con l'etichetta "Intel Baseline Profile". Tuttavia, questi profili BIOS non corrispondono alle raccomandazioni "Intel Default Settings" che Intel ha recentemente condiviso con i suoi partner in merito ai problemi di instabilità segnalati sui processori K SKU di 13a e 14a generazione.

Queste impostazioni del BIOS "Intel Baseline Profile" sembrano basarsi sulle indicazioni per l'erogazione di energia fornite in precedenza da Intel ai produttori, che descrivono le varie opzioni di erogazione di energia per i processori K SKU di 13a e 14a generazione in base alle capacità della scheda madre.

Intel non raccomanda ai produttori di schede madri di utilizzare le impostazioni di alimentazione "di base" su schede in grado di fornire valori più elevati.

Le "impostazioni predefinite di Intel" raccomandate da Intel sono una combinazione di caratteristiche termiche e di erogazione di potenza insieme a una selezione di possibili profili di erogazione di potenza basati sulle capacità della scheda madre.

Intel raccomanda ai clienti di implementare il profilo di alimentazione più elevato compatibile con il design di ogni singola scheda madre, come indicato nella tabella seguente.

* I profili di alimentazione di base non sono consigliati per i processori K SKU di 13a e 14a generazione.

Articolo originale

problemi di stabilità dei processori Intel Core di 13a e 14a generazione di cui vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi sembrano giunti alla fine, almeno stando alle informazioni condivise da Igor's Lab. Intel avrebbe richiesto ai partner di rilasciare un aggiornamento BIOS entro la fine di maggio, al fine di introdurre il nuovo profilo Intel Default Setting, che d'ora in poi sarà abilitato di fabbrica. Ma cosa comporta questa novità?

In buona sostanza, sembra che il nuovo profilo del BIOS vada ad abbassare il power limit dei processori, favorendo così una maggior stabilità. Come i più esperti di voi avranno già intuito, questa scelta potrebbe avere un impatto negativo sulle prestazioni al di fuori dei giochi, ma bisognerà effettuare test specifici per averne la conferma. 

Sempre secondo le fonti, sembra che Intel abbia già sperimentato con ASUS e Gigabyte questi cambiamenti, ottenendo i risultati sperati e decidendo quindi di estenderli a tutti i produttori di schede madre. Oltre a intervenire sul power limit, il nuovo BIOS mantiene attive anche diverse funzionalità come Enhanced Turbo Velocity Boost, Turbo Velocity Boost, ICCMax illimitato e Current Excursion Protection, che in alcuni casi venivano disattivate dai produttori di schede madre in favore di maggiori prestazioni. 

Attualmente, su molte schede madre (specialmente quelle di fascia alta) si trovano i limiti "sbloccati", ossia PL1 e PL2 impostati a 4096 watt e ICCMax a 512 watt. Il nuovo profilo Default di Intel porta ICCMax a 249 Ampere, il PL1 a 125 watt e il PL2 a 188 watt, di fatto lo stesso dei processori Intel Core Raptor Lake Refresh non -K, come ad esempio il Core i9-14900.

Come detto, i nuovi valori potrebbero limitare le prestazioni del Core i9-14900K, a vantaggio però di una maggior stabilità; chi finora non ha avuto problemi e vuole mantenere le impostazioni attuali, può evitare di aggiornare il BIOS o, in alternativa, impostare manualmente i valori dopo aver effettuato l'aggiornamento.