W3C sfida Apple: indagini sui brevetti delle widget

Due brevetti Apple potrebbero impedire l'approvazione delle specifiche dei widget. W3C, consorzio di cui Apple fa parte, ha chiamato a raccolta tutte le aziende che lo compongono per scoprire se le proprietà intellettuali reclamate dalla Mela siano state usate in passato, in modo da poter usare comunque i brevetti di Apple.

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a cura di Roberto Caccia

Il World Wide Web Consortium, o W3C, sta esaminando due brevetti Apple che impedirebbero lo sviluppo di applicazioni e widget. A scatenare il polverone la decisione dell'azienda della Mela di non concedere la licenza gratuita per lo sfruttamento delle sue proprietà intellettuali.

Da qui la scelta del W3C di chiamare a raccolta gli altri membri del consorzio, composto da centinaia di aziende tecnologiche, e indagare su eventuali casi di prior art, cioè di scoprire se esistono esempi d'uso delle tecnologie in questione precedenti alla domanda di brevetto, datata ottobre 2005.

Il problema vede le sue radici nel 2009, quando Apple si rifiutò di approvare gli standard dei widget presentando un brevetto per l'aggiornamento automatico del software. L'altro seme della discordia è un brevetto che descrive un sistema di sicurezza dei widget.

Il W3C spera di uscire in fretta da questa situazione di confronto spiacevole con uno dei suoi membri. Ricordiamo infatti che anche Apple fa parte del consorzio, e ulteriori problemi potrebbero rallentare il processo di completamento delle specifiche dei widget. Chi vincerà questa ennesima battaglia sui brevetti? La risposta nella prossima puntata.