Yahoo pagherà caro per i link pirata: forse 1 milione

La settimana prossima PFA Films chiederà i danni a Yahoo per la pubblicazione dei link pirata nel risultati del suo motore di ricerca. Probabilmente verrà richiesto 1 milione di euro di danni. Microsoft e Google l'hanno scampata per una questione procedurale.

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a cura di Dario D'Elia

Yahoo non solo è stata ritenuta responsabile da un Tribunale italiano di "connivenza" con il fenomeno della pirateria, ma sarà costretta probabilmente a pagare anche i danni. L'ordinanza di ieri (Tribunale di Roma: Yahoo colpevole per i link pirata) è la diretta conseguenza della mancata reazione di Yahoo di fronte alla segnalazione di una violazione: in pratica non ha disabilitato i link pirata del film About Elly. La direttiva e-commerce è molto chiara al riguardo: l'intermediario non ha responsabilità se non è stato correttamente informato, in caso contrario...

Un giorno in pretura

"La nostra battaglia contro Yahoo! non finisce qui: la settimana prossima passeremo all'azione di merito e chiederemo il ristoro dei danni derivanti da una concorrenza parassitaria", ha dichiarato al Sole 24 Ore l'avvocato Roberto Marraffa, legale della PFA Films.

In verità, come riporta il quotidiano di viale dell'Astronomia, erano state citate anche Google Italy Srl e Microsoft Srl, ma si è scoperto solo dopo che le attività di ricerca fanno riferimento alle rispettive sedi statunitensi. Quindi per questioni procedurali il giudice non ha potuto far altro che rigettare ogni richiesta.

Al momento Yahoo è stata inibita dalla "prosecuzione e la ripetizione della violazione dei diritti di sfruttamento economico della PFA Film Srl sul film About Elly mediante il collegamento a mezzo dell'omonimo motore di ricerca ai siti riproducenti in tutto o in parte l'opera, diversi dal sito ufficiale del film". La causa civile però potrebbe portare a una richiesta di risarcimento pari a 1 milione di euro.

"Nella sostanza si tratta di un'ordinanza aberrante e colpisce che se da un lato si afferma la necessità di eliminare i link pirata dall'indicizzazione, dall'altro non è stato coinvolto nel provvedimento il gestore del sito pirata, sia per eventualmente sanzionarlo, sia per dargli la possibilità di difendersi. Perché il fatto che fossero siti illeciti è stato ritenuto un dato di fatto, ma non è stato accertato", ha commentato a caldo Guido Scorza, docente di diritto dell'informatica alla Sapienza di Roma.