Zone libere dai cellulari in bar, ristoranti e hotel di Udine

A Udine parte il progetto "Liberi dal cellulare - Liberi di parlare": nelle strutture commerciali che aderiranno i cellulari dovranno essere rigorosamente silenziosi o spenti. L'obiettivo è quello di ottenere moderazione nei comportamenti e ridurre la contaminazione elettromagnetica.

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a cura di Dario D'Elia

Udine si prepara a inaugurare le zone "cell free", ovvero libere dai cellulari. Il sindaco Furio Honsell ha appena presentato il  progetto "Liberi dal cellulare - Liberi di parlare" che punta a far tornare la pace e la "salubrità" in città, almeno nelle strutture commerciali che decideranno di aderire - per ora 16, fra cui bar, ristoranti e hotel.

"In giunta sono state più le volte in cui ho usato il campanello a causa dei cellulari che per via delle discussioni", ha confermato al Corriere della Sera il sindaco. "Tutti a smanettare su Twitter, Facebook, gli SMS. Poi è arrivata la proposta da parte del nostro consigliere comunale che ho accolto con molto entusiasmo". È stato proprio Mario Canciani, allergologo pneumologo e pediatra e membro fondatore dell'Ace, associazione contro l'elettrosmog, ad avere la felice intuizione.

NO!

Insomma, dietro alla ricerca di una ritrovata armonia con le persone anche un pizzico di prevenzione legata alle onde elettromagnetiche. Gli studi com'è risaputo sono contradditori, ma è verosimile supporre che tutelarsi dai rischi legati all'uso del telefonino non sia proprio un'idea balzana.

Nei locali dove verrà esposto il cartello "Locale libero da cellulare" in pratica sarà richiesto di tenere il telefonino spento o in modalità silenziosa. I primi divieti saranno affissi nella sala della giunta comunale, ma il sindaco ha invitato ad aderire anche gli associati di Confindustria, Confcommercio e dell'associazione albergatori della città.

"Non vogliamo passare per tecnofobi, vogliamo solo salvaguardare i diritti di tutti e rendere la gente più consapevole: l'uso dei telefonini va bene, per carità, ma ci vuole moderazione e rispetto nei confronti delle persone che ci siedono accanto", ha concluso il sindaco, per altro anche professore di informatica all'Università di Udine.

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