Come dovrebbe suonare un’auto elettrica per essere appagante?

Come pensate dovrebbe suonare un'auto elettrica? Preferite sia totalmente silenziosa o che riproduca una qualche melodia?

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Una delle critiche che spesso viene mossa nei confronti delle auto e moto elettriche è l’assenza di una emozionante melodia propulsiva, per essere più chiari il “rombo” che si può distintamente sentire in concomitanza del passaggio di una supercar e di una veloce carenata. I motori elettrici sono praticamente privi di voce e lo abbiamo constatato anche noi nelle nostre numerose prove che, oltre a mettere sotto torchio utilitarie e berline, ci hanno permesso di analizzare attentamente anche soluzioni molto prestazionali. In termini di elettrico, siamo riusciti a provare alcuni modelli di Porsche a zero emissioni, le declinazioni più potenti di Tesla, l’ammiraglia di Mercedes, ma anche proposte a due ruote destinate ad inserirsi nella fascia più premium del mercato.
 

Mentre per alcuni attuali o futuri proprietari di auto elettriche questo non rappresenta un vero problema, per altre persone è un ostacolo difficile da superare; viaggiare con “zero rumore” e sentire esclusivamente il rotolamento degli pneumatici e il fruscio dell’aria non è da tutti e, forse proprio per questo motivo, alcuni costruttori si sono attivati per ricreare una sorta di melodia più o meno fedele alla realtà. 

La ricerca e lo sviluppo “della perfetta melodia digitale” nel campo automobilistico è una nuova ed entusiasmante frontiera che fino a qualche anno fa era relegata esclusivamente alla controparte meccanica. In quest’ottica, è lecito quindi domandarsi come dovrebbe suonare un’auto elettrica e se è più “corretto” che emuli una proposta a benzina piuttosto che un qualcosa di futuristico e fantascientifico. Mercedes, ad esempio, ha creato diverse melodie sonore e nelle modalità Vivid Flux e Sport Mode, l'EQS suona un po' come un pod racer dell'universo di Star Wars. Fiat, invece, con la 500 elettrica riproduce note “celestiali”, una vera e propria sinfonia in linea con lo stile della vettura.  

Alcune aziende, come Everrati , hanno deciso di continuare con i suoni generati dai propulsori endotermici nonostante, sotto al cofano, siano difatti assenti bielle, cilindri, pistoni etc. Sulla GT40 elettrica, il marchio ha integrato una serie di altoparlanti, in grado di emettere 110 decibel, atti a riprodurre la melodia di un entusiasmamene V8 così che tutti possano sentire l’auto passare.  

Ogni moneta ha due facce, però, e quello che per alcuni rappresenta un punto di forza, per altri potrebbe essere una debolezza. Rolls-Royce, ad esempio, pensa che i motori elettrici saranno il metodo di propulsivo perfetto per i suoi veicoli proprio perché non disturbano in alcun modo i passeggeri. Rolls-Royce, come Bentley, punta ad offrire sempre un salotto estremamente insonorizzato e confortevole; per questo motivo, la possibilità di avere un’auto a “zero rumori” potrebbe risultare un game changer non indifferente. 

Al netto di tutti i nostri pensieri, ricordiamo però che una piccola melodia è obbligatoria per legge con il sistema AVAS (acoustic vehicle alerting system), un segnale che l’auto ibrida o elettrica emette per evitare il rischio di incidenti dovuto alla mancanza di rumore. Il suono è presente fino ai 20 km/h, dopo di che è solo facoltà del produttore decidere se abilitare o meno un’ulteriore melodia. 

Voi cosa ne pensate? Le auto elettriche dovrebbero coinvolgere con un’esperienza uditiva vicina a quella endotermica, anche per rendere il passaggio “meno traumatico”, o è corretto che siano le più silenziose possibili?