Prova, Mercedes Classe S e Mercedes EQS: le due ammiraglie a confronto

Ripercorrendo le strade di Emil e sua figlia Mercedes Jellinek, abbiamo provato due vetture di lusso di Mercededs-Benz, la storica Classe S e la nuova ammiraglia elettrica EQS.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il processo di transizione all’elettrico, in casa Stoccarda, è iniziato ormai da diversi mesi e con l’obiettivo di arrivare a produrre solamente elettriche entro il 2030, Mercedes introduce ufficialmente anche un modello elettrificato dedicato al segmento di lusso; se per decenni, dal 1972, l’unica ammiraglia del marchio teutonico è stata la berlina Classe S, ora debutta anche una super berlina elettrificata con il nome di EQS. In occasione del suo esordio in Italia, Mercedes ha organizzato un particolare evento sulle strade di Emil Jellinek e Mercédès Jellinek, consentendoci di testare le doti sia di Classe S sia di EQS.

Il tragitto in programma prevedeva un doppio itinerario (andata e ritorno) di diverse tappe con partenza da Milano, Merbag, sino ad arrivare a Nizza, passando naturalmente per l'esclusiva e lussuosa Monte Carlo, meta perfetta per le vetture in prova. Nel viaggio di andata, abbiamo guidato l’ammiraglia endotermica del marchio tedesco giunta ormai alla sua settima generazione, caratterizzata da un mix quasi illimitato di lusso, comfort e tecnologia di altissimo livello.

La nuova versione di Mercedes Classe S prevede un aggiornamento a livello estetico che segue i più recenti stilemi del marchio della Stella; presente quindi il logo a sbalzo sul labbro superiore, con nuovi dettagli cromati laterali e gruppi ottici aggiornati con la tecnologia Digital Light. La fiancata prevede ora maniglie a scomparsa, davvero di classe, e cerchi in lega eleganti e sportivi al tempo stesso. Mercedes Classe S non è decisamente una vettura compatta, ma nonostante il passo lungo e la lunghezza di oltre 5.200 millimetri (per la precisione 5.189 mm nella passo corto e 5.279 mm nella passo lungo), l’ammiraglia tedesca si dimostra agile e precisa in qualsiasi contesto. Il baule prevede una capacità di 510 litri, più che adeguati a una vettura di questo tipo.

L’abitacolo è spazioso; si tratta infatti di un vero e proprio salotto su ruote soprattutto per chi ha la fortuna di accomodarsi sui sedili posteriori e lasciar condurre l’ammiraglia ad un autista. Per massimizzare il comfort di bordo, Mercedes ha previsto un tablet da 7 pollici estraibile inserito nel bracciolo posteriore centrale e un altro dispositivo, da 11,6 pollici collegato a MBUX, sui poggiatesta dei sedili anteriori. Sempre efficace e fluido nel funzionamento, l’infotainment è ricco di contenuti e con un sistema di assistenza vocale che è tra i più precisi oggi disponibili. Non mancano numerose prese di ricarica di vario formato, anche senza fili, e generazione che permettono di trasformare il salotto di Classe S in un vero e proprio luogo di lavoro smart.

Naturalmente anche chi si trova alla guida è immerso nel comfort più sfrenato con numerose funzionalità ideate per consentire un viaggio confortevole sotto tutti i punti di vista; ad esempio i sedili prevedono le funzioni di riscaldamento, raffrescamento e massaggio. Lo schermo inglobato nella plancia è a sviluppo verticale, in stile tablet con diagonale da 12,8 pollici, con tecnologia OLED per assicurare un’elevata visibilità anche in condizioni critiche.

Mercedes-Benz Classe S è disponibile in numerose declinazioni: benzina, diesel e ibrida. La gamma prevede tre motorizzazioni benzina mild hybrid (S450, S500 e S580), due versioni diesel (S350d e S400d) e, infine, una variante plug-in benzina (S580e). Per la nostra prova abbiamo utilizzato il modello S400d 4Matic, dotato di propulsore diesel da 3,0 litri 6 cilindri in linea e 330 cavalli e 700 Nm di coppia a 1.200 giri. L’unità è abbinata ad un cambio automatico a nove rapporti, che asseconda alla perfezione le richieste, e trazione integrale 4Matic.

Alla guida Classe S è sorprendente e, nonostante il peso di oltre 2 tonnellate, la vettura appare agile, scattante e pronta in qualsiasi situazione. Per vocazione, in ogni caso, Classe S è un modello destinato a percorrere la maggior parte dei chilometri su tratti a scorrimento veloce. I consumi, anche considerata la massa, sono più che decorosi; in un percorso misto di 70% autostrada e 30% città abbiamo registrato 9 litri ogni 100 chilometri.

La silenziosità di bordo è elevatissima come ci si potrebbe aspettare, i fruscii aerodinamici sono limitati e le sospensioni ad aria lavorano in maniera pressoché perfetta. Lo sterzo è morbido, preciso e molto demoltiplicato, risultando leggero e poco stancante. Ottima anche la frenata, il pedale è modulabile e si riesce a controllare la massa del veicolo in tranquillità. Presenti numerosi ADAS, come il cruise control adattivo con regolazione predittiva in base al percorso e al traffico (quasi un must per quando si viaggia in autostrada), la guida assistita di livello 3 e la funzione di parcheggio da remoto. Disponibile, inoltre, il mantenimento attivo della carreggiata, il riconoscimento della segnaletica stradale, l’assistente al cambio di corsia, l’Attention Assist e l’Active Blind Spot assist.

Mercedes-Benz Classe S parte da un listino prezzi di 109mila euro (per la versione S350d) e sono disponibili gli allestimenti Business, Premium e Premium Plus.

Nel viaggio di ritorno, partendo da Monte Carlo, siamo saliti a bordo di Mercedes-Benz EQS nella variante 450+; in questa occasione abbiamo avuto la possibilità di saggiare sia il comfort di bordo, lato passeggero, sia le potenzialità della vettura stessa alla guida.

Come accennato, Mercedes EQS è una berlina di lusso elettrica di grandi dimensioni che va ad affiancarsi alle già presenti EQC, EQB e EQA (qui la nostra prova). L’ammiraglia elettrica è disponibile nelle motorizzazioni 350 (292 cavalli), 450+ (333 cavalli), 580 4Matic (523 cavalli) e, infine, 53 4Matic+ (658 cavalli). Con EQS, Mercedes-Benz ha creato una soluzione dalle forme morbide, estremamente aerodinamica (cx 0,20) e con un livello tecnologico senza precedenti.

Come per Classe S, dalla quale eredita alcuni elementi, questo modello presenta delle dimensioni decisamente importanti: è lunga 5.216 millimetri, larga 1.930 millimetri e il passo è di 3.200 millimetri. Il bagagliaio ha una capacità di 610 litri, che diventano oltre 1.700 con i sedili abbattuti. I gruppi ottici sono collegati tra loro con una barra luminosa, sia all’anteriore che al posteriore, garantendo così una distintiva firma luminosa.

Il terreno d’elezione di EQS, come per Classe S, sono il lusso, la sicurezza e il comfort; pertanto, non sorprende scoprire che l’abitacolo è ampio e spazioso, caratterizzato da finiture estremamente curate e piacevoli al tatto. Ogni dettaglio è studiato per offrire il massimo, come l’Hyperscreen (non di serie, un optional da 7.200 euro) che prevede la presenza di tre schemi di grandi dimensioni dedicati all’infotelematica e alla gestione delle impostazioni dell’auto; mentre i laterali misurano 12,3 pollici, quello centrale ruba la scena con un’impressionante diagonale di 17,7 pollici.

Sulla EQS, come sulla Classe S, è disponibile il sistema Drive Pilot che permette la gestione in totale autonomia del mezzo fino a 60 km/h anche in condizioni di traffico o in autostrada. Il sistema, purtroppo, non è ancora disponibile in Italia a causa di una legislazione non particolarmente propensa a consentire sistemi di guida di questo tipo. Solo di recente è stato approvato in Germania.

Interessante anche l’head-up display che, sul nostro modello, beneficiava anche della realtà aumentata con immagini (o proiezioni) chiare e precise. Purtroppo, perfino su un modello di questo calibro, l’accessorio è opzionale e disponibile ad una cifra di circa 1.300 euro.

Al volante Mercedes-Benz EQS 450+ è agile e dinamica, nonostante il passo imponente e la massa superiore rispetto a quella di Classe S. L’assetto maschera in maniera eccellente le asperità del terreno, sostenendo bene la vettura nei cambi di direzione e infondendo un’elevata fiducia al guidatore. Il lavoro delle sospensioni (Airmatic) è quindi notevole e riesce ad agire indipendentemente su ogni singola ruota tramite un sistema di valvole.

Con EQS, il costruttore tedesco introduce la nuova piattaforma EVA che fornirà da base a tutte le future vetture elettriche di grandi dimensioni; gli accumulatori sono posizionati nella parte bassa del telaio, come su molte elettriche, e l’altezza da terra è leggermente superiore a quella di Classe S. La sensazione, salendo su EQS, è che ci si trovi alla guida di una vettura “rialzata” ma, nonostante questo aspetto, la visibilità non è delle migliori.

Il cofano spiovente e fisso è difficile da interpretare ma fortunatamente la vettura è ricca di tecnologia e sensori che sono sempre attivi, vigili e precisi (forse anche eccessivamente, risultando quasi fastidiosi nel traffico). Discorso analogo per il lunotto posteriore, fin troppo limitato soprattutto con i passeggeri a bordo. Provvidenziale la presenza dell’asse posteriore sterzante, che può modificare l’assetto delle ruote fino a 10° e che consente alla coda di seguire con grande precisione le traiettorie impostate dal guidatore, soprattutto a bassa velocità. L’asse sterzante, come altre funzioni, è acquistabile via OTA tramite il servizio Mercedes Me Store, senza dover quindi visitare necessariamente l’officina ufficiale. Il cofano, come accennato, non prevede alcun meccanismo di apertura e nasconde “al suo interno” un enorme filtro Hepa necessario per migliorare la qualità dell’aria dell’abitacolo.

EQS 450+ beneficia di un singolo motore da 333 cavalli che fornisce trazione all’asse posteriore e consente di spingere l’ammiraglia da 0 a 100 in poco più di 6 secondi. La spinta è costante anche dopo aver superato i 100 km/h, mentre l’erogazione è istantanea e fulminea. Non si tratta dell’elettrica più veloce che abbiamo provato, ma sicuramente rappresenta una delle soluzioni più scattanti e innovative. Sottotono invece la risposta del freno che, a nostro parere, appare quasi “spugnosa” e con una corsa tale che porta ad avvertire maggiormente il peso della vettura. La rigenerazione è gestita dai due paddle posizionati dietro al volante che modificano l’intensità di intervento proprio sul pedale del freno.

La batteria è da 107,8 kWh e consente, secondo Mercedes, di percorrere 782 km nel ciclo WLTP; il tempo richiesto per effettuare “quasi un pieno” varia a seconda delle modalità di ricarica ma a 200 kW (DC) son necessari 31 minuti per completare dal 10% al 80%. In corrente AC (11 kW), invece, l’attesa può arrivare anche a 10 ore. La batteria è coperta dalla garanzia Mercedes-Benz fino a 10 anni o 250.000 chilometri.

Il consumo dichiarato nel ciclo misto è di 17,2 kWh/100 km, valore che nella nostra prova abbiamo leggermente superato ottenendo i 22 kWh/100 km. Purtroppo è difficile quantificare quanto e come i dispositivi di bordo possano incidere sui consumi; c’è da precisare però che la vettura per tutto il nostro tragitto (misto, di oltre 400 km) aveva accesa l’aria condizionata, vero punto debole per le auto elettriche, e il sistema di riscaldamento dei sedili. In qualche occasione, soprattutto in coda, sono state avviate anche le funzioni dedicate al massaggio. Utilizzando, invece, EQS con una guida più sportiva i consumi aumentano vertiginosamente come la maggior parte delle elettriche andando a ridurre l'autonomia residua.

Con il servizio digitale Mercedes me Charge, il marchio tedesco rende a disposizione l'accesso in tutta Europa a una molteplicità di stazioni di ricarica pubbliche, comprese quelle a ricarica rapida di IONITY. Inoltre, con Mercedes me Charge le ricariche in Europa sono sempre “green”: tramite certificati, Mercedes-Benz garantisce che per le ricariche di me Charge venga immessa nella rete corrente elettrica prodotta con fonti energetiche rinnovabili. Per i primi tre anni non è previsto alcun canone e il primo anno tutte le ricariche presso le colonnine IONITY sono gratuite.

Durante la nostra esperienza abbiamo avuto la possibilità di provare sul campo il servizio e ricaricare l’auto senza dover convalidare il processo con alcuna app o tessera; saranno la colonnina e l’auto, infatti, ad interfacciarsi tra di loro e consentire la ricarica senza alcuna azione ulteriore, salvo quella di collegare fisicamente il cavo di ricarica.

Come si posizionano i consumi di EQS rispetto a Classe S? Dati alla mano, Mercedes-Benz Classe S 400d ha registrato, nella nostra prova, 9 l / 100 km, che si traduce in circa 16 euro per percorrere 100 km. L'elettrica EQS 450+, invece, il primo anno non chiede il pagamento di alcuna tariffa sull'infrastruttura IONITY, mentre a partire dal secondo anno (con gli attuali prezzi di 0,79 euro / kWh per il fast charge) richiede un esborso di 17 euro per coprire 100 km. Cifra che può naturalmente ridursi acquistando un abbonamento IONITY (o analogo) che prevede una tariffa di 0,35 euro al kWh (poco meno di 8 euro per coprire 100 km).

Mercedes-Benz EQS parte da 117mila euro per la variante 350 da 292 cavalli e 595 km di autonomia (WLTP), ma selezionando la declinazione 53, la più potente da 658 cavalli e 575 km di autonomia (WLTP), si possono superare i 170mila euro di listino.

In conclusione Classe S e EQS sono due ammiraglie di altissimo lignaggio dedicate ai viaggi ad alta percorrenza, in piena comodità e comfort. Nonostante le dimensioni che, oggettivamente, potrebbero mettere in difficoltà la maggior parte dei conducenti non abituati, entrambe le vetture sono semplici da condurre complice la presenza di numerosi sistemi di aiuto alla guida. Il lavoro svolto dalla casa di Stoccarda su EQS è davvero degno di nota, sia sotto il profilo dell'abitabilità di bordo, sia per quanto concerne il sistema propulsivo che si è dimostrato valido ed efficace.