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a cura di Valentina Acri

Sono ormai tantissime le case automobilistiche che hanno dato il via a strategie di elettrificazione per le loro gamme di veicoli. In occasione della MotoE, il responsabile di Enel X Italia, Augusto Raggi, ha espresso quelli che secondo lui sarebbero i piani adeguati ad incrementare la diffusione dell’auto elettrica, da affiancare agli incentivi. Questi sono, infatti, ritenuti fondamentali per accompagnare la crescita della nuova tecnologia, ma potrebbero non essere l'unica soluzione. Non a caso, la transizione verso la mobilità elettrica porterà il mondo dell’automotive ad un decisivo e radicale sviluppo del settore.

Non aver previsto nulla nel Pnrr è stata sicuramente un’occasione persa. Però dico una cosa forte: gli incentivi servono, sono utilissimi per accompagnare la crescita di una nuova tecnologia, ma non sono tutto. Anche senza bonus, il dado è tratto. L’elettrico è già la realtà e tutto va in questa direzione. Le agevolazioni riducono drasticamente i tempi di adozione, è vero, ma la via in ogni caso è già evidente a tutti. Adesso sarà essenziale fare chiarezza, sulle somme che si possono mettere a disposizione e sui tempi, ma ci sono altri aspetti almeno altrettanto importanti. 

Bisogna inoltre creare una rete di ricarica capillare mettendo a disposizione degli utenti che si avvicinano alle auto elettriche un’infrastruttura veloce. Successivamente, sarebbe decisamente utile premere l'acceleratore sul tema della potenza, cosi da coprire vari punti con più stazioni, costruire stazioni di ricarica ad alta potenza sia nei centri abitati che fuori città.

C’è un grosso problema in tutta Italia legato alla burocrazia che strozza il permitting per le nuove colonnine. Faccio un esempio: a Roma avevamo fatto una proposta per installare 600 colonnine e alla fine solo 250 sono state autorizzate. E per alimentare quelle autorizzate, dopo l’ok del Comune, bisogna aspettare quello del Municipio, che in pratica è un Comune all’interno di un Comune. Il Governo centrale deve fare qualcosa. La moral suasion purtroppo non serve a niente, ci vogliono le leggi, altrimenti non si muove niente. Abbiamo visto quello che è stato fatto con il Green Pass. Bisognerebbe avere un approccio altrettanto risoluto.

Al centro del discorso del responsabile di Enel X anche la rete di ricarica autostradale che, nonostante sia migliorata nell'ultimo periodo grazie al nuovo piano Aspi, richiede inevitabilmente tanto lavoro.

Per l’Italia è un grosso problema essere così indietro sull’infrastrutturazione delle autostrade. Ci sono dei segnali positivi ma sono ancora troppo timidi. Serve più coraggio e noi auspichiamo un passo avanti da parte di Aiscat. La mossa di Aspi potrà essere un esempio che altri seguiranno, ma anche qui serve un indirizzo chiaro da parte del Governo.

Lo stesso ha inoltre sottolineato l'importanza di avvicinare quanto più le tariffe domestiche a quelle pubbliche. A tal proposito ha dichiarato:

L’automobilista non può trovarsi ad avere prezzi così differenti in relazione a dove ricarica. In questa fase iniziale sarebbe importante avere più uniformità, più chiarezza e più riconoscibilità, per non confondere le persone. In un secondo momento poi potrebbe essere utile sfruttare dei segnali di prezzo, magari per indurre a ricaricare la sera, quando si impatta meno sul sistema. Adesso però bisognerebbe cercare di rendere le cose più semplici e comprensibili.