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Pro
- Sensore di coppia
- Sospensioni migliorate
- Freni idraulici
- Telaio pieghevole
- Look Old Style
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Contro
- Peso elevato (27kg)
- Sella rigida
- Display poco leggibile sotto luce solare
Il verdetto di Tom's Hardware
Informazioni sul prodotto

Fiido M1 Pro (2025)
Il Fiido M1 Pro 2025 rappresenta l'evoluzione più recente della celebre fat-bike elettrica pieghevole del produttore cinese che ritorna in versione aggiornata e porta vari miglioramenti tecnici: un avanzato sensore di coppia, sospensioni ottimizzate e un sistema frenante idraulico di alta qualità.
Con un telaio in alluminio pieghevole che integra un motore da 250W, la Fiido M1 Pro 2025 si colloca in una fascia di mercato intermedia, rivolgendosi principalmente a pendolari urbani, appassionati di cicloturismo leggero e a chi cerca una soluzione versatile per spostarsi in città con la possibilità di affrontare occasionalmente percorsi sterrati. Con un prezzo che oscilla tra i 1.000 e i 1.300 euro, cerca di distinguersi per il suo design retrò, con colori anodizzati molto particolari.
La combinazione di pneumatici fat da 20 pollici, sospensioni anteriori e posteriori migliorate e un'autonomia che può raggiungere gli 88 chilometri in condizioni ideali (dato comunicato dall'azienda), rende questa e-bike una proposta interessante per chiunque stia cercando una eBike pieghevole per affrontare tanto la natura quanto la città.
Recensione in un minuto
Il Fiido M1 Pro 2025 è una fat-bike elettrica pieghevole che impressiona per la sua reattività, garantita dal sensore di coppia Mivice S200 che risponde in appena 0,01 secondi alla pedalata, offrendo un'esperienza di guida fluida e naturale. Le sospensioni completamente rinnovate, con forcella anteriore idraulica da 80mm e ammortizzatore posteriore a molla, migliorano significativamente il comfort su terreni accidentati rispetto al modello precedente.
Con un'autonomia che può raggiungere i 88 chilometri in modalità eco e una velocità massima di 25 km/h (sbloccabile fino a 40 km/h), questa e-bike si rivela versatile e adatta a diversi scenari d'uso. I freni idraulici a 4 pistoni garantiscono una buona potenza d'arresto, mentre gli pneumatici CST da 20x4.0 pollici offrono un'ottima trazione su diverse superfici.
Tra gli aspetti meno convincenti emerge il peso considerevole di 27 kg (26,8 Kg), che ne complica il trasporto quando piegata, nonostante le dimensioni compatte. Il display LCD, sebbene migliorato rispetto alla versione precedente, risulta ancora difficilmente leggibile sotto la luce diretta del sole.
Nonostante questi limiti, il rapporto qualità-prezzo resta competitivo nel segmento delle e-bike pieghevoli a ruote fat, soprattutto considerando gli aggiornamenti tecnici introdotti nel modello 2025.
Com'è fatta
Il telaio del Fiido M1 Pro 2025 è realizzato in lega di alluminio, un materiale che garantisce un buon equilibrio tra leggerezza e resistenza strutturale. La geometria compatta, basata su ruote da 20 pollici, è stata riprogettata con rinforzi aggiuntivi nella zona del movimento centrale, rispondendo alle critiche ricevute dalle generazioni precedenti riguardo alla rigidità torsionale. Il meccanismo di piegatura utilizza una leva singola con un sistema di sicurezza supplementare che previene aperture accidentali, permettendo di chiudere la bicicletta in circa 15 secondi.
Le sospensioni rappresentano uno degli aggiornamenti più significativi di questa versione 2025: la forcella anteriore idraulica offre un'escursione di 80mm, un incremento notevole rispetto ai modelli precedenti, mentre l'ammortizzatore posteriore a doppia molla è stato riprogettato per migliorare l'assorbimento degli urti su buche e terreni sconnessi. Questa configurazione dual-suspension, rara nelle fat-bike pieghevoli di questa fascia di prezzo, contribuisce significativamente al comfort di guida, sebbene non raggiunga le prestazioni di sospensioni presenti su mountain bike dedicate all'off-road estremo.
Gli pneumatici CST da 20x4.0 pollici presentano un battistrada dal design ibrido, con tasselli centrali più contenuti per favorire la scorrevolezza su asfalto e tasselli laterali più pronunciati per garantire trazione adeguata sui terreni sterrati. La pressione consigliata varia tra 20 e 30 PSI, permettendo di adattare il comportamento della bici alle condizioni del terreno: valori più bassi offrono maggiore comfort e grip su superfici sconnesse, mentre pressioni più elevate riducono la resistenza al rotolamento su asfalto. È importante però non scendere sotto i 25 PSI per evitare il rischio di forature da pizzicamento, particolarmente con ciclisti di peso superiore agli 80 kg.
Il sistema di trasmissione utilizza componenti Shimano con 7 velocità e un deragliatore Tourney, una soluzione adeguata per un uso non agonistico che offre sufficiente escursione di rapporti per affrontare diverse pendenze. La catena è protetta da un carter parziale che riduce il rischio di imbrattamento dei pantaloni, ma non elimina completamente la necessità di manutenzione periodica.
Il cuore elettrico del Fiido M1 Pro 2025 è costituito dal motore brushless integrato nel mozzo posteriore con una potenza nominale 250 Watt. Questo propulsore è capace di erogare una coppia massima di 55Nm, un valore considerevole che garantisce ottime prestazioni in salita e accelerazioni rapide.
L'innovazione principale di questa versione 2025 risiede nell'adozione del sensore di coppia Mivice S200 che rappresenta un salto qualitativo rispetto ai tradizionali sensori di cadenza presenti sui modelli precedenti. A differenza di questi ultimi, che si limitano a rilevare il movimento dei pedali, il sensore di coppia misura lo sforzo effettivo applicato dal ciclista, regolando l'assistenza elettrica in modo proporzionale. Questo si traduce in un'esperienza di pedalata molto più naturale e fluida, simile a quella offerta da e-bike di fascia alta, con una risposta istantanea (0,01 secondi) che elimina il fastidioso ritardo tipico delle bici elettriche economiche.
La batteria DMEGC da 556,8Wh (48V 11,6Ah) utilizza celle 21700 ad alta densità energetica, garantendo un'autonomia che varia considerevolmente in base alla modalità di assistenza selezionata: dai circa 30 chilometri in modalità sportiva con uso intensivo fino agli 88 chilometri in modalità eco su percorsi prevalentemente pianeggianti. Il tempo di ricarica si attesta sulle 6-7 ore con l'alimentatore standard da 2A incluso nella confezione, ma è possibile ridurre l'attesa a circa 3,5 ore utilizzando un caricabatterie rapido da 4A, acquistabile separatamente.
La batteria è rimovibile tramite uno sblocco con serratura meccanica posizionato sotto la sella, una caratteristica importante per chi non ha la possibilità di portare l'intera bicicletta in casa per la ricarica o desidera maggiore sicurezza quando la bici è parcheggiata in spazi pubblici. L'operazione di estrazione non è immediata come in altri modelli, ma rappresenta comunque un vantaggio rispetto alle batterie integrate non removibili.
Il sistema frenante è costituito da freni idraulici a 4 pistoni che offrono una potenza frenante decisamente superiore e un feeling più modulabile, grazie anche ai dischi da 180mm sia all'anteriore che al posteriore.
Il modulo di controllo è stato riprogettato con un display a colori da 2,4 pollici che offre una migliore leggibilità rispetto alla versione precedente, visualizzando chiaramente velocità, livello di assistenza, carica della batteria e distanza percorsa. Tuttavia, la luminosità massima resta insufficiente per garantire una perfetta visibilità sotto la luce solare diretta, un limite che potrebbe risultare fastidioso durante l'uso estivo.
Il manubrio, dal design ispirato alle BMX, integra tutti i comandi necessari: l'acceleratore a pollice (usabile unicamente per la modalità di trasporto a piedi), i pulsanti per la selezione dei 5 livelli di assistenza, e i controlli per le luci LED integrate anteriori e posteriori. Queste ultime sono dotate di una funzione automatica tramite sensore di luminosità, che le attiva autonomamente quando le condizioni di luce lo richiedono, aumentando la sicurezza del ciclista.
Esperienza d'uso: come si guida?
L'esperienza di guida del Fiido M1 Pro 2025 inizia con una piacevole sorpresa: grazie al sensore di coppia, l'assistenza elettrica si attiva in modo immediato e proporzionale alla pressione sui pedali, eliminando quel fastidioso "ritardo" tipico delle e-bike economiche. Basta una leggera spinta per sentire il supporto del motore, che interviene in modo fluido e progressivo, rendendo la pedalata naturale anche per chi è alle prime esperienze con le biciclette elettriche.
In modalità Turbo, la potenza erogata è più che sufficiente per affrontare pendenze fino al 15% senza particolare sforzo, mentre l'accelerazione da fermo permette di raggiungere i 25 km/h in circa 4 secondi, un valore notevole per una bici di questa categoria. La stabilità è ottima grazie al passo relativamente corto e alla larghezza considerevole delle ruote, che offrono sicurezza anche su fondi scivolosi o irregolari. Questa configurazione, tuttavia, penalizza l'agilità nei tornanti stretti o in manovre a bassa velocità in spazi ristretti, dove il peso elevato si fa particolarmente sentire.
Le sospensioni, sebbene rappresentino un netto miglioramento rispetto alle versioni precedenti, mostrano comunque i limiti intrinseci della categoria: la forcella anteriore tende a comprimersi eccessivamente nelle discese ripide o durante frenate energiche, mentre l'ammortizzatore posteriore, pur assorbendo i colpi più importanti, trasmette ancora vibrazioni fastidiose su fondi particolarmente sconnessi come strade sterrate con radici esposte o sentieri rocciosi.
La posizione di guida è prevalentemente eretta, risultando comoda per tragitti urbani di media durata, ma la mancanza di regolazione dell'altezza del manubrio la rende poco adatta a ciclisti di statura superiore ai 185 cm, che potrebbero avvertire una sensazione di guida con le ginocchia troppo vicine alle braccia nei movimenti di pedalata più energici.
La sella integrata, dalle dimensioni di 265x195mm, risulta eccessivamente rigida per percorsi superiori ai 20 chilometri, anche se c'è molto di peggio in circolazione. Un altro elemento critico riguarda l'organizzazione dei cavi esterni che, sebbene migliorata rispetto al modello precedente, non raggiunge ancora standard ottimali: su fondi particolarmente accidentati, i cavi tendono a sbattere contro il telaio, producendo fastidiosi rumori e rischiando, nel lungo periodo, danneggiamenti all'isolamento. La mancanza di un porta-borraccia integrato e la difficoltà di montare accessori aftermarket, a causa del design compatto e della specificità dei punti di ancoraggio, limitano ulteriormente la versatilità della bici per utilizzi che vanno oltre il semplice pendolarismo.
Infine, la resistenza agli agenti atmosferici, sebbene formalmente certificata IP54 per la bici nel suo complesso (con IP67 per il sensore di coppia e IP68 per il display), potrebbe rappresentare un punto di attenzione per chi prevede un utilizzo intensivo in condizioni meteorologiche avverse.
Autonomia: quanto dura la batteria?
In condizioni reali di utilizzo misto, con un'alternanza di modalità di assistenza (Sport, Turbo ed Eco) su un percorso collinare urbano, l'autonomia della batteria si attesta mediamente sui 50 / 55 chilometri, un valore in linea con le aspettative per una batteria da 556,8Wh.
L'utilizzo costante della modalità Turbo abbassa l'autonomia a una 30ina di chilometri. Il sistema di recupero energetico, attivo principalmente nella modalità Eco, contribuisce marginalmente all'estensione dell'autonomia.
Il display offre una stima dell'autonomia residua basata sul consumo medio delle ultime decine di chilometri, risultando abbastanza accurato in condizioni di utilizzo costante. Tuttavia, come per la maggior parte delle e-bike, questo valore può variare considerevolmente in base alle condizioni del percorso, al peso del ciclista e alle condizioni meteorologiche.
Verdetto: chi dovrebbe acquistarla ?
La Fiido M1 Pro 2025 rappresenta un compromesso efficace per chi cerca una e-bike pieghevole senza compromettere eccessivamente le prestazioni. I miglioramenti al sistema di assistenza, con l'introduzione del sensore di coppia Mivice S200, e l'adozione di freni idraulici la rendono particolarmente adatta a diverse categorie di utenti.
La possibilità di piegarsi in dimensioni contenute (960mm x 910mm) permette di inserirla facilmente nel bagagliaio dell'auto per una gita fuori porta, ma il peso di 27 Kg si fa sentire.
I ciclisti interessati a percorsi misti, che alternano tratti asfaltati a sterrati leggeri, apprezzeranno la versatilità offerta dalle ruote fat e dalle sospensioni, che garantiscono comfort e sicurezza su diverse superfici. Il budget contenuto rispetto a mountain bike elettriche dedicate rende questa soluzione particolarmente attraente per chi si avvicina al mondo dell'off-road leggero senza voler investire cifre proibitive.
Di contro la Fiido M1 Pro 2025 non è la scelta ideale per gli amanti dell'off-road estremo: nonostante i miglioramenti, le sospensioni rimangono basiche rispetto a quelle di mountain bike dedicate, e l'assenza di sgancio rapido per le ruote complica le riparazioni sul campo in caso di foratura.
In definitiva, nonostante alcuni difetti strutturali tipici della categoria (peso elevato, comfort della sella migliorabile, limitazioni nell'off-road estremo), la Fiido M1 Pro 2025 si distingue per l'ottimo bilanciamento tra costi contenuti e prestazioni di livello superiore alla media, confermandosi una delle scelte più razionali a poco più di 1000 euro nel segmento delle e-bike pieghevoli con ruote fat.