Mazda ha finalmente chiarito le proprie intenzioni riguardo alla Iconic SP, la concept car che aveva fatto sognare gli appassionati al Japan Mobility Show di quasi due anni fa. Contrariamente a quanto molti temevano, questo gioiello tecnologico non sostituirà la leggendaria MX-5, ma si affiancherà come modello di fascia superiore, ridando vita al segmento delle sportive rotative che mancava dal mercato dal 2012.
La strategia di Mazda emerge con chiarezza dalle dichiarazioni del Chief Technical Officer Ryuichi Umeshita, che ha confermato a MotorTrend come la Iconic SP rappresenti un ritorno alle origini per il marchio giapponese. "Potete aspettarvi che la Iconic SP sia una degna successora della RX-7", ha dichiarato il dirigente, pur evitando di confermare ufficialmente il ritorno della storica denominazione. Una cosa è certa: il badge Cosmo, che pure avrebbe reso omaggio al lignaggio Wankel iniziato negli anni '60, non verrà utilizzato.
Le dimensioni della concept rivelano ambizioni importanti. Con i suoi 418 centimetri di lunghezza, 185 di larghezza e appena 115 di altezza, la Iconic SP supera la MX-5 attuale di oltre 26 centimetri in lunghezza e 12 in larghezza, pur mantenendosi 8 centimetri più bassa.
Il passo si estende per 259 centimetri, ben 28 in più rispetto alla roadster, ma la configurazione rimane rigorosamente biposto. Il peso di 1.450 chilogrammi della concept la colloca in una fascia intermedia, circa 330 chili sopra una MX-5 RF manuale.
L'aspetto più affascinante della Iconic SP risiede nel suo sistema propulsivo ibrido, che segna il ritorno del motore rotativo in una veste completamente rinnovata. La concept monta un dual-rotor che funge da generatore per ricaricare le batterie, mentre la trazione è affidata a un motore elettrico da 365 cavalli. Questa soluzione rappresenta un'evoluzione significativa rispetto al sistema single-rotor della MX-30, che non aveva mai soddisfatto i requisiti del mercato statunitense.
Ma Mazda non si ferma qui. I tecnici di Hiroshima stanno valutando anche una configurazione dove il motore rotativo tornerebbe a muovere direttamente le ruote, scenario che non si verificava dai tempi dell'ultima RX-8 Spirit R del 2012, rimasta esclusiva del mercato giapponese. Una versione completamente elettrica rimane tecnicamente possibile, ma l'azienda ha già escluso questa opzione, preferendo mantenere l'identità termica del progetto.
I tempi di sviluppo potrebbero riservare sorprese agli appassionati. Masashi Nakayama, responsabile del design globale Mazda, ha confermato che l'attuale MX-5 continuerà la produzione per alcuni anni ancora, aprendo la possibilità che la sportiva rotativa arrivi sul mercato prima del ricambio generazionale della roadster. Quando la quinta generazione di MX-5 vedrà finalmente la luce, erediterà alcuni elementi stilistici dalla Iconic SP, mantenendo però la propria identità distintiva.
Il futuro della MX-5 appare comunque solido nelle sue fondamenta. Umeshita ha garantito che cambio manuale a sei rapporti, trazione posteriore e costruzione leggera rimarranno pilastri irrinunciabili del progetto. La motorizzazione dovrebbe affidarsi al nuovo Skyactiv-Z, unità appena annunciata che promette di coniugare prestazioni ed efficienza secondo la filosofia del marchio.
Sul fronte economico, la Iconic SP si posizionerà inevitabilmente in una fascia di mercato superiore. Considerando che una MX-5 RF parte attualmente da 38.735 dollari negli Stati Uniti, la sportiva rotativa dovrebbe superare la soglia dei 50.000 dollari, con possibili punte oltre i 60.000. Un investimento significativo che Mazda giustifica con il ritorno di una tecnologia unica e l'eredità di modelli leggendari.
La strategia del costruttore giapponese appare così delineata: mantenere viva la tradizione della MX-5 come sports car accessibile, mentre la Iconic SP ambisce a riconquistare il segmento premium delle sportive rotative. Due anime diverse per soddisfare passioni complementari, in un mercato che sembrava aver dimenticato il fascino delle soluzioni tecniche alternative.