Ford ha fissato la data del 2021 per il debutto di veicoli completamente autonomi privi di volante o pedali. L'automobile, inizialmente, sarà destinata a settori specifici come quello del trasporto di persone (Uber, ecc.) e del car sharing, non al pubblico.

L'azienda statunitense sta lavorando con diverse startup. Ford sta collaborando con Velodyne, che realizza sensori LIDAR, ma anche Nirenberg Neuroscience, realtà che ha messo a punto una tecnologia chiamata "virtual retina". La casa automobilistica ha inoltre fatto un investimento in Civil Maps, impegnata nel settore delle mappe 3D, e ha acquisito SAIPS, startup israeliana che realizza software per machine learning e computer vision.

Ford sta inoltre espandendo il suo centro di ricerca e innovazione a Palo Alto e ha intenzione di raddoppiare la dimensione del team che lavora all'auto autonoma entro la fine dell'anno prossimo. Al momento l'azienda non è ancora pronta mostrare un veicolo o dire come sarà, ma ha già messo in chiaro che sarà più costoso di quelli tradizionali per via dei sensori e della potenza di calcolo installata a bordo.

L'obiettivo è costruire un'auto con livello di automazione SAE Level 4, che darebbe all'auto la possibilità di gestire tutti gli aspetti della guida, anche se limitatamente a certe aree approvate. L'auto, per esempio, potrebbe essere limitata al funzionamento solo su alcuni percorsi.
"Nel caso di un servizio di trasporto di persone potete immaginare un ambiente definito o un'area abbastanza ampia da portare un cliente dal centro di una città all'aeroporto", ha spiegato Ken Washington, VP of Research and Advanced Engineering di Ford.
Nei prossimi 5 anni, oltre a lavorare su hardware e software, Ford e il resto dell'industria dovranno convincere i governi a legiferare in modo che sia possibile portare questi veicoli su strada. In tal senso Ford, Google e Uber hanno unito le forze all'inizio di quest'anno per fare lobbying (pressione) sul Congresso degli Stati Uniti.