Ford Puma ST cosa ci piace cosa no | La nostra prova

Cercate un crossover sportivo con un prezzo di listino inferiore a 40mila euro? Ford Puma ST potrebbe essere la scelta giusta.

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a cura di Federico Vecchio

Il costruttore americano Ford ci ha da sempre abituato a veicoli affidabili, ben costruiti e capaci di attaccare il mercato in maniera estremamente competitiva nel nostro Paese soprattutto con modelli come Fiesta e, più di recente, con Puma. Ed è proprio di quest’ultima che parleremo oggi ma non avremo a che fare con una motorizzazione volta al comfort bensì con la più pepata ST che la trasforma in una vettura più rigida, affilata ed estremamente divertente da guidare su strada. Ford Puma ST è un crossover basato sulla meccanica della sorella Fiesta ST con cui condivide l’anima sportiva e da cui copia - e talvolta migliora - le sensazioni dietro al volante. La lunghezza di 4220 mm, la larghezza di 1810 mm e l’altezza di 1530 mm la rendono perfetta anche per la città.

Cosa ci convince

Nella nostra prova l’abbiamo utilizzata in molteplici condizioni climatiche - persino sulla neve - ed è stata capace di farci divertire Il design è interessante, l’anteriore è dominato dalla calandra nera e dai fari LED la cui firma ricorda quelli della leggendaria Ford GT. Per quanto riguarda l’abitacolo bisogna sottolineare nuovamente che che Puma condivide lo scheletro con Fiesta, eppure il crossover riesce ad aggiungere ben 15 cm in lunghezza e vanta un baule più capiente. La mancanza di ruotino ha permesso di utilizzare lo spazio solitamente a lui dedicato per il cosiddetto MAGIC BOX da 80 litri, un vano dotato di tappo rimovibile progettato per essere comodamente lavato dopo l’utilizzo con acqua corrente.

All’interno dell’abitacolo troviamo una plancia relativamente semplice ma efficace dotata di uno schermo per la strumentazione del guidatore da 12.3” che varia la colorazione e le informazioni presenti in base alla modalità di guida che viene selezionata ed uno schermo centrale più piccolo ma reattivo e dotato anche di compatibilità con Apple CarPlay ed Android Auto. Rispetto alla versione tradizionale della Puma, su ST troviamo un volante sportivo tagliato in basso con logo ST ed i sedili Recaro in pelle ed Alcantara. L’impianto audio è firmato Bang & Olufsen e riesce a garantire un’esperienza musicale di tutto rispetto.

La vera star di questa prova però è il motore, il tanto discusso 1.5 3 cilindri che aveva fatto - inizialmente - stridere i denti agli appassionati del marchio Ford Performance, è riuscito in poco tempo a guadagnarsi il rispetto della maggior parte degli scettici riuscendo a garantire prestazioni elevate e un sound che, seppur amplificato artificialmente, la rende unica e davvero coinvolgente. Il propulsore si sviluppa sulle orme del pluripremiato 1.0 EcoBoost 3 cilindri da 125 cv trovato sulla Puma tradizionale andando ad allargarne la cubatura fino a 1.5 litri ed aumentando la potenza a quota 200 cv; la coppia viene portata da 290 Nm della versione precedente trovata su Fiesta ST MK7 fino a 320 Nm riuscendo a rendere la spinta ai bassi e medi davvero notevole.

Sorprendentemente la coppia viene distribuita in maniera naturale sul contagiri permettendo di allungare fino a limitatore senza soffrire di vuoti di potenza nella parte alta. A migliorare ulteriormente la guidabilità di questa vettura ci pensa il differenziale autobloccante meccanico targato Quaife che permette di avere un comportamento molto più aggressivo nelle curve aiutando l’inserimento dell’anteriore. La dotazione prevede anche il parabrezza riscaldato, il volante riscaldato ed i sedili Recaro riscaldati, il tutto si è rivelato decisamente utile durante il nostro test in quanto siamo anche andati a provarla sulla neve.

Cosa non ci convince

La posizione della leva del cambio risulta a nostro giudizio leggermente troppo bassa rispetto alla seduta rialzata che si trova su Puma ST e ci sarebbe anche piaciuto il clima bi-zona. Per concludere alcuni rivestimenti potrebbero essere migliorati e la mancanza del cruise control adattivo si fa sentire durante i viaggi. Il raggio di sterzata è estremamente ridotto dalla presenza dei cerchi da 19 obbligando il guidatore a compiere più manovre del previsto per muoversi.

Come si guida

Si potrebbe scrivere a lungo riguardo la guidabilità di Puma ST ma è facile anche riassumerla in poche parole: divertente e coinvolgente. Iniziamo con il dire che i 200 cv di questo motore sembrano sensibilmente di più quando si affonda il piede sul pedale dell’acceleratore. Il modo in cui questo crossover prende velocità soprattutto nel range 100-150 è sorprendente, come anche l’impianto frenante che è diverso da quello di Fiesta ST MK7 (suo paragone diretto essendo uscita prima dell’ultima versione di Fiesta ST) andando ad introdurre freni ben più grossi capaci di sistemare le lacune riscontrate nel precedente sistema frenante.

Sul misto stretto Puma ST riesce a farsi valere in maniera quasi inaspettata riuscendo a muoversi in maniera sinuosa tra le curve ed accennare al sovrasterzo durante gli inserimenti più aggressivi, un comportamento che dimostra la corretta taratura da parte del reparto Ford performance di questa vettura. Il suono del motore è artificialmente migliorato tramite l’impianto audio ma risulta sempre piacevole e mai esagerato. Per sentire la tonalità reale basterà mettere in modalità ECO e ci si accorgerà di come il volume viene solo amplificato tramite l’impianto audio nelle modalità Normal Sport e Circuito mentre la timbrica rimarrà pressoché invariata.

Il suono dello scarico dall’esterno è piuttosto pacato ma riesce a far comunque sentire il caratteristico suono del motore a 3 cilindri accompagnato da qualche scoppiettio a seconda della modalità di guida scelta. Queste ultime possono essere come accennato sopra ECO, Normal, Sport e Circuito e le variazioni tra queste concernono soprattutto la mappatura dell'acceleratore e l’intervento del controllo di trazione. Personalmente abbiamo utilizzato la modalità ECO per la maggior parte dei trasferimenti autostradali e non appena ci si sposta su extraurbana abbiamo preferito la modalità Sport per sentire meglio la nota dello scarico ed avere una vettura più pronta. In modalità circuito il controllo di trazione verrà in automatico messo in modalità Sport e sarà presente l’opzione di “Partenza assistita” ovvero il Launch control. Compariranno inoltre sullo schermo le luci che indicheranno il fuorigiri.

Per quanto riguarda le sospensioni possiamo dire che risultino piuttosto rigide ma totalmente accettabili per un uso quotidiano. Dove l’asfalto non è ben tenuto, però, la spalla bassa inizia a farsi sentire ma il culmine viene toccato in città sul pavé milanese dove risulta piuttosto scomoda. Per quanto riguarda i consumi ci saremmo aspettati qualcosa di meglio ad andature costanti in ECO, abbiamo infatti riscontrato un consumo medio di circa 12.5 km/l in autostrada che scendono a 10 km/ltin città ma toccano i 15 km/l in extraurbana. Nella nostra prova di circa 1200 km abbiamo quindi mantenuto una media totale di 13.5 km/l.

Conviene?

Se da un lato il mercato dei crossover è piuttosto variegato con modelli e motorizzazioni di tutti i tipi, quello dedicato ai crossover sportivi è estremamente limitato con un pochissimi prodotti a disposizione. Non conosciamo il motivo di questa scelta da parte dei costruttori, strategia che troviamo indubbiamente curiosa considerati i volumi di vendita. Allo stato attuale il mercato offre la Puma ST, oggetto di questa prova, e la Hyundai Kona N che però, complice un prezzo e un livello di cavalleria decisamente superiore, crediamo non rientri come una soluzione estremamente paragonabile. In altre parole, Puma ST è a nostro parere l'unico vero crossover disponibile sul mercato e, come previsto, ci è piaciuto sotto tutti i punti di vista. Il prezzo di questa vettura parte da poco meno di 35mila euro.