Un'auto di Formula 1 è un vero e proprio concentrato di tecnologia meccanica ed elettronica, ma a volte le innovazioni possono anche apparire molto semplici. Come la nuova protezione per i piloti che la federazione vuole introdurre nel 2017.
Le immagini che vedete sono i prototipi attualmente presi in considerazione, e hanno lo scopo migliorare la protezione del pilota in caso di incidente. In particolare, queste protezioni dovrebbero ridurre o eliminare il rischio costituito da una ruota "volante" che colpisce il pilota sulla testa - quel tipo di incidente che uccise Ayrton Senna nel 1994.
La prima proposta prevede uno "scudo" agganciato in tre punti e posizionato di fronte al pilota stesso. Si chiama halo e al momento è quello con le maggiori probabilità di approvazione (l'ha testato questa mattina anche la Ferrari con Raikkonen). Deriva da un progetto originale Mercedes-Benz. Come gli altri prototipi, è stato testato con un cannone che "spara" un pneumatico a 225 km/h; con risultati "molto buoni", secondo la definizione del ricercatore Andy Mellor. Il prototipo è in acciaio, ma una versione definitiva richiederebbe materiali più leggeri e ugualmente resistenti.
Il secondo progetto prevede invece tre barre di metallo che arrivano a coprire completamente la testa del pilota. Si agganciano alle sue spalle, in alto, e vicino al muso dell'auto. Rispetto all'altro prototipo, in questo caso la protezione vale anche per oggetti che cadono verticalmente. Le barre si flettono durante l'impatto, e questo aspetto dovrebbe aiutare, con il "rimbalzo" ad allontanare anche i detriti più piccoli. Rispetto all'altro prototipo, però, questo renderebbe più difficile il recupero di un pilota ferito, e disturba maggiormente la visibilità.
Il terzo prototipo prevede alcune "pinne" curvate di fronte alla postazione di guida: possono deflettere gli oggetti che arrivano frontalmente, ma non offrono alcune protezione dall'alto. Sono l'opzione che disturba meno di tutte la visibilità e le eventuali operazioni di soccorso. I vari team di Formula 1 stanno testando le varie soluzioni proposte in questi giorni, in vista di un'adozione ufficiale nel 2017.