Hyundai svela come ha reso aerodinamica la Ioniq 6

Hyundai Ioniq 6 è una delle auto stradali più efficienti al mondo, aspetto che sorprende anche considerato il prezzo di vendita.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La Hyundai Ioniq 6 è l'auto di serie quasi più aerodinamica al mondo e la casa automobilistica coreana ha ora mostrato come ha raggiunto un coefficiente di resistenza aerodinamica di appena 0,21, eguagliando la Lucid Air. Ad essere più precisi, il titolo di auto stradale più aerodinamica al momento spetterebbe alla Lightyear che ha rivendicato un valore di 0,175, ma dobbiamo ancora vederne una su strada. Un benchmark più accurato, quindi, è la Mercedes EQS, che ha un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,20; davvero impressionante soprattutto considerate le dimensioni.

In ogni caso, il valore ottenuto da Hyundai è decisamente interessante soprattutto se si considera che, a differenza degli altri modelli, non ha un prezzo a sei zeri ma è più contenuto e vicino ai 50mila euro e già disponibile al pre-ordine.

Hyundai osserva che l'aerodinamica è essenziale per tutte le auto, ma è particolarmente critica per i veicoli elettrici. L'efficienza aerodinamica non solo influisce sull'autonomia dell'auto, ma muta anche in modo significativo le prestazioni, la stabilità e il rumore. Senza un motore per mascherare il rumore del vento e delle gomme, un corpo liscio contribuisce a un'esperienza di guida calma e silenziosa. Il capo dello stile di Hyundai, Simon Loasby, afferma che le auto "Streamliner", tra cui Stout Scarab del 1947, Phantom Corsair e Saab Ursaab, hanno influenzato il design della Ioniq 6. Anche l'aereo da caccia britannico Supermarine Spitfire della seconda guerra mondiale ha influenzato il design dell'auto, con un'ala ispirata allo Spitfire aggiunta al lato dello spoiler posteriore dello Ioniq 6 "per assorbire il flusso d'aria dal tetto e ridurre la resistenza sullo spoiler."

Anche la forma complessiva della carrozzeria è simile a quella dell'ala di un aeroplano, con portanza generata aerodinamicamente dalle differenze di pressione tra la parte superiore e inferiore dell'auto e il carico aerodinamico creato dallo spoiler posteriore, garantendo stabilità alle alte velocità. Ma quali sono gli alementi che han permesso a Hyundai di ottenere oltre 600 km di autonomia?

Il deflettore d'aria attivo nel paraurti anteriore riduce la resistenza al raffreddamento, che secondo Hyundai rappresenta oltre il 20% della resistenza totale dell'aria. Questo sportello si apre quando necessario e si chiude quando non lo è, e poiché si tratta di un veicolo elettrico, le sue richieste di raffreddamento sono di gran lunga inferiori a quelle di un'auto a combustione. Quando è aperto, dirige l'aria al radiatore e, quando è chiuso, la sua forma accuratamente studiata guida l'aria verso la presa d'aria inclinata. Nella parte posteriore dell'auto, invece, è stato creato un percorso forzato per guidare il flusso d'aria in maniera più fluida e meno dispersiva a tutto vantaggio dell'aerodinamica. Anche sotto l'auto, Hyundai ha lavorato per una maggiore efficienza, incorporando un sottoscocca e un diffusore sotto il paraurti posteriore.