Anteprima, Hyundai Ioniq 6: la berlina elettrica da oltre 600 km di autonomia

Dopo il successo di Ioniq 5, Hyundai presenta Ioniq 6: una nuova berlina a batteria incredibilmente aerodinamica e sofisticata.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Lo scorso mese siamo riusciti ad avere un primo assaggio di Ioniq 6, il secondo modello elettrico della casa coreana, e ora, nella splendida cornice di Garage Italia (a Milano) abbiamo potuto ammirarla in anteprima (statica). Originariamente conosciuta con il nome di ‘Prophecy‘ quando si trovava ancora nella fase di concept, la Ioniq 6 è disegnata con linee semplici e pulite, pensate per migliorare l’efficienza energetica dell’auto e quindi l’autonomia.

Hyundai Ioniq 6 è la nuova coupé 100% elettrica del marchio e va ad unirsi alla gamma Ioniq dopo un lungo lavoro di progettazione, necessario per renderla quanto più aerodinamica ed efficiente possibile. In termini di dimensioni, Ioniq 6 è misura 4.855 mm lunghezza x 1.880 mm larghezza x 1.495 mm altezza, con un passo di 2.950 mm; rispetto alla sorella Ioniq 5, che abbiamo provato in precedenza, il nuovo modello è leggermente più lungo ma, al tempo stesso, vanta un volume ridotto in altezza. Hyundai Ioniq 6 è stata realizzata sulla piattaforma E-GMP, la stessa di Ioniq 5 e KIA EV6, ma la carrozzeria è radicalmente differente e il coefficiente di resistenza aerodinamica è di appena 0,21, grazie a una serie di deflettori, al frontale basso e ai passaruota molto sottili che riducono le turbolenze d’aria.

Senza sorprendere nessuno Ioniq 6 eredita alcuni elementi della Ioniq 5 come, ad esempio, lo schema propulsivo; la berlina elettrica sarà infatti disponibile con singolo motore (trazione posteriore) e doppio motore (trazione integrale). Più in dettaglio, Ioniq 6 sarà acquistabile nelle seguenti configurazioni:

  • Progress: 53 kWh, 2WD, 151 cavalli e fino a 429 km
  • Innovation: 77.4 kWh, 2WD, 228 cavalli e oltre 600 km
  • Evolution: 77.4 kWh, 2WD/AWD, 228/325 cavalli, da 545 a 519 km (a seconda della configurazione)

A livello di prestazioni, il modello più potente dovrebbe coprire lo 0-100 in 5,1 secondi ripercorrendo quindi i valori di Ioniq 5. L’autonomia garantita con il conservativo ciclo WLTP è di oltre 610 chilometri, un valore interessante e superiore, seppure di poco, di Ioniq 5 dalla quale eredita numerosi aspetti. Non abbiamo dettagli in merito a questa differenza, ma è lecito immaginare che possa essere legata all'efficace lavoro svolto dalla società per rendere l'auto più aerodinamica; in fin dei conti, Ioniq 6 appare incredibilmente affusolata e il Cx sembra testimoniarlo. Non è chiaro se l'efficienza massima sia raggiunta con i sofisticati specchietti digitali o con i più tradizionali elementi che, però, potrebbero essere meno efficaci in termini di aerodinamicità. In ogni caso, complice una mancata omologazione negli Stati Uniti, gli specchietti digitali sono solo un optional.

Tale autonomia può essere ricaricata rapidamente grazie alle infrastrutture di ricarica a 400 volt e 800 volt disponibili a bordo; con un caricabatterie rapido CC da 350 kW, Hyundai afferma che Ioniq 6 può passare dal 10% all’80% di carica in soli 18 minuti. Come Ioniq 5, c’è anche una funzione Vehicle-to-load (V2L) che consente ai proprietari di alimentare dispositivi elettronici utilizzando l’auto.

Nonostante l'abitacolo apparentemente schiacciato, la zona dedicata agli occupanti è spaziosa grazie anche al passo dell’auto, di quasi 3 metri. Ioniq 6 segue il concetto di "cocoon", bozzolo in inglese, e ritroviamo pertanto interni molto avvolgenti e accoglienti, oltre che ricchi di funzioni e realizzati con materiali sostenibili. Sappiamo che Hyundai è in prima linea per la sostenibilità e, anche su questo modello, sono presenti materiali riciclati come ad esempio tessuto PET impiegato per rivestire i sedili e pelle biologica per i pannelli interni. Anche la vernice ha subito un trattamento ecologico, mentre i tappetini e la moquette son realizzati con materiali derivati dal recupero delle reti da pesca abbandonate negli oceani.

A livello di comfort, gli occupanti sono accolti da luci ambientali a 64 colori con sei temi preselezionati più una nuova illuminazione Speed Sync che può cambiare rapidamente i colori e la luminosità in base alla velocità del veicolo. L'abitacolo, in generale, ricorda e si ispira a quello di Ioniq 6 ma, a differenza di quest'ultimo, vanta sedili più sottili mentre il tunnel centrale integra tutti i comandi regalando alle portiere un look decisamente più pulito.

E per quanto riguarda la sicurezza? Ioniq 6 integra il pacchetto Hyundai SmartSense, in una declinazione ancora più tecnologica, che include, Highway Driving Assist 2 (HDA 2), Smart Cruise Control (SCC) e Forward Collision-Avoidance Assist (FCA). Alcuni allestimenti prevedono anche le funzioni avanzate di Junction Crossing, Lane-Changing Oncoming e Lane-Changing Side, oltre all’Evasive Steering Assist. Disponibile inoltre Intelligent Speed Limit Assist (ISLA) e High Beam Assist (HBA). Non mancano le funzioni avanzate per il parcheggio e per il controllo del traffico.

Hyundai Ioniq 6 entrerà in produzione entro la fine dell'anno, ma i primi modelli destinati al mercato europeo e americano non saranno disponibili prima della fine di gennaio 2023. Il prezzo? Difficile a dirsi, considerata la base di partenza di Ioniq 5 a poco più di 50mila euro, prevediamo un posizionamento leggermente superiore per questa nuova superberlina; Hyundai ha anticipato ufficiosamente che il prezzo potrebbe avere un delta piuttosto misurato rispetto a Ioniq 5. I suoi principali rivali? Mercedes-Benz EQE, Audi e-Tron GT, BMW i4, Tesla Model 3 e Polestar 2.

In occasione dell'anteprima statica di Ioniq 6, Hyundai ha svelato anche la berlina sportiva della divisione N. Sebbene al momento le informazioni in merito siano molte frammentarie, stando a quanto riportato in precedenza questo modello dovrebbe produrre 576 CV e 545 Nm di coppia per raggiungere una velocità massima di oltre 250 km/h. Ad alimentare il propulsore si attende una batteria da 77,4 kWh con le medesime capacità del modello stradale; per offrire una sorta di coinvolgimento alla guida Hyundai prevede di integrare anche un differenziale e-LSD e N e-shift, due tecnologie che abbiamo potuto già assaporare in occasione delle prove di Kona N e i30 N.

A livello estetico, RN22e si contraddistingue come una versione "esasperata" di Ioniq 6 con numerose appendici aerodinamiche, un frontale rivisitato e un enorme alettone a traliccio posteriore. Al momento, come accennato, si tratta per lo più di un prototipo ma siamo molto curiosi di vedere in azione questa soluzione.