Massimo due in auto, se neopatentato e di notte

La nuova proposta di legge fa discutere e forse è sbagliata, ma il problema che cerca di risolvere è più che serio

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

C’è una nuova proposta di legge pensata per aumentare la sicurezza sulle strade; a firmare la bozza è Ettore Rosato (Italia Viva), già autore della legge elettorale nota come Rosatellum, attualmente in vigore.

Rosato propone di proibire il trasporto di più di un passeggero, ai più giovani (meno di 21 anni) e ai patentati da meno di tre anni. L’obbligo sarebbe valido dalle 24:00 alle 05:00, e prevede un’ammenda da 800 a 3.200 euro, l’arresto fino a sei mesi e sospensione della patente da sei mesi a un anno. In caso di incidente le sanzioni sono raddoppiate. Il 30% delle sanzioni andrebbe ad alimentare un “fondo contro l’incidentalità notturna”, che a oggi ancora non esiste.

Questa nuova Proposta di Legge (PdL) mira a ridurre il tasso di incidenti, e rimanda direttamente alla questione “stragi del sabato sera”. L’idea soggiacente sembra essere basata sul fatto che più persone in auto possono portare a più distrazioni per il guidatore, e la distrazione poi porta all’incidente.

Sicuramente la distrazione è tra le principali cause di incidenti stradali, come confermato da Istat e Istituto Superiore di Sanità. Entrambi gli istituti sottolineano anche altre concause importanti: eccesso di velocità, uso di alcol e droghe, mancato rispetto della distanza di sicurezza, mancato rispetto della precedenza. Altri elementi, presi in considerazione dalla PdL, sono la fascia oraria e il coinvolgimento di guidatori molto giovani.

Secondo Rosato, questa PdL “serve a dare maggiore consapevolezza ai ragazzi sui rischi che ci sono” quando si guida e “fa capire che al volante ci deve essere cautela e coscienza della situazione di pericolo in cui ci si trova”.

Non si capisce bene in che modo un ventenne dovrebbe diventare più consapevole solo perché gli si proibisce di portare in auto più di un amico, e sembrano non averlo capito nemmeno i molti che hanno commentato i post di Rosato su Facebook e Twitter.

Le critiche toccano diversi temi: così aumenta il numero di automobili in movimento, il che aumenta sia i rischi di incidente sia l’inquinamento. È un’ulteriore limitazione della libertà personale, apparentemente poco utile considerato che ci sono già leggi molto severe su chi guida in stato di ebbrezza o relative ai neopatentati.

Potenzialmente, un 21enne sobrio e responsabile potrebbe finire nei guai perché ha fatto tardi e decide di accompagnare a casa due amici che non hanno alternative. A un eventuale controllo l’infrazione si vedrebbe subito. Dallo stesso locale un coetaneo sbronzo potrebbe mettersi alla guida, da solo o con un’altra persona, e passare accanto alla PS senza suscitare sospetti. Non sembra uno scenario dove è aumentata la sicurezza stradale.

I dubbi sono legittimi, ma la PdL Rosato è corretta per lo meno nel concetto: la distrazione è un grosso problema per la sicurezza stradale. Solo che non ci si può fare più di tanto, perché non possiamo fare granché per obbligare qualcuno a essere concentrato.

Se non si può fare molto per cambiare le persone, però, si sono altre possibili strumenti da prendere in considerazione. Potremmo però potenziare i trasporti pubblici, rendere obbligatori gli Alcolock sulle auto e la scatola nera, imporre sanzioni serie sui locali nelle aree a maggiore incidentalità. E sicuramente una seria attività di prevenzione è sempre la scelta più consigliabile (ma c’è anche chi ha avuto da ridire sugli spot “troppo diretti” o sulle campagne di informazione).

Ma per quante cose si possano fare, a tanti ragazzi piace un certo tipo di divertimento, e non si può chiedere loro di essere adulti solo il sabato sera.

Diventare adulti, forse, significa anche sopravvivere a quella fase della vita dove si corrono tanti rischi inutili. E forse (e qui faccio la Dory della situazione) dovremmo accettare il fatto che non possiamo né proteggere i nostri ragazzi da ogni possibile pericolo, né tantomeno rinchiuderli per evitare che si facciano male.

Immagine di copertina: primopiano