Prova, Land Rover Defender 90: il fuoristrada più efficace di tutti

Se siete alla ricerca di un fuoristrada capace e al passo con i tempi, Land Rover Defender potrebbe essere una valida soluzione: qui il nostro test effettuato in circa due settimane di utilizzo.

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a cura di Federico Vecchio

Il Land Rover Defender, l’iconico fuoristrada firmato Land Rover, porta alle sue spalle una storia degna di nota: in produzione dal 1948, si è sempre distinto per la forte personalità e le sue forme rigide volte a renderlo adatto ad ogni tipo di situazione. L’auto vede dunque la sua nascita nel pieno degli anni del secondo dopoguerra: ispirati dalle Jeep americane, in casa Land Rover si pensa a un veicolo in grado di affrontare senza difficoltà terreni instabili e accidentati.

Se oggi la nuova generazione di Defender da un lato non rinuncia ad alcuni dei tratti distintivi ereditati dai suoi predecessori, dall’altro accantona il suo passato sfoggiando un’estetica propria e innovativa: la ritroviamo un po’ meno spigolosa, ipertecnologica e maggiormente adatta a uno stile di vita urbano e moderno. Le linee che caratterizzano il design esterno del Defender danno vita a un’immagine pulita e imponente dell’auto, con un frontale che sfoggia dei fari LED circolari collegati da una sottile griglia che fa set con un paraurti robusto e con delle forme squadrate ma del tutto prive di spigoli.

Pur portando una ventata di novità, si possono scorgere qua e là richiami e omaggi al passato: troviamo ad esempio il portellone con apertura laterale con ruota di scorta posteriore o le cosiddette alpine windows, che consentono una visione esteriore della parte più alta del paesaggio dall’interno del veicolo. Per quanto riguarda le dimensioni della versione 90, il passo è di 2,58 metri e la lunghezza di 4,32: l’insieme, nella sua imponenza, si presenta dinamico ed elegante ma senza rinunciare ad alcune citazioni del più sincero off-road. Una su tutte: gli inserti di plastica grezza nei paraurti.

Quello che si è evoluto in maniera se possibile ancora più evidente è l’interno dell’auto: pur mantenendo un design minimalista, Defender incorpora tutti i comfort che negli ultimi anni hanno reso Land Rover un punto di riferimento tra i SUV premium sul mercato. Con l'aiuto delle enormi maniglie sul bordo della portiera, chiunque può "scalare" questo 4x4 che si stacca parecchio da terra, così da apprezzare la posizione di guida particolarmente rialzata. La combinazione tra sedili alti, carrozzeria bassa e un'ampia superficie vetrata si traduce in visibilità verso l’esterno davvero ottima.

La visibilità posteriore non è pregiudicata neanche dalla ruota di scorta posteriore o dagli imponenti poggiatesta: il Defender, grazie alla presenza di una telecamera sul retro del veicolo, è in grado di darci un’immagine davvero nitida di quello che sta accadendo dietro di noi comodamente dallo specchietto retrovisore. Con il semplice tocco di un pulsante, lo specchietto retrovisore interno cessa di svolgere la sua normale funzione e assume il ruolo di schermo digitale, visualizzando un'immagine trasmessa dalle telecamere posteriori. In termini di comodità, anche i più alti possono godersi il viaggio sia tra i sedili anteriori che posteriori.

Anche all’interno della vettura spiccano alcuni cenni al modello originale, come i numerosi vani per riporre gli oggetti. Praticità che questa volta passa attraverso un ambiente decisamente più sofisticato. Quello che colpisce degli interni è l’incontro tra finiture di alta qualità e uno stile spartano che riflette la vera anima dell’auto, come ad esempio le viti a vista sulla consolle centrale e sui pannelli delle portiere. Anche i tappetini in gomma, facilissimi da lavare, conservano uno spirito selvaggio.

La parte tecnologica è un altro dei punti in cui il Land Rover Defender cambia di più, integrando un sistema di infotainment Pivi Pro capace di portare la modernità e la comodità a cui siamo abituati in questo abitacolo così spartano ed efficace. Defender è provvisto anche di tecnologie di realtà aumentata per poter tenere sotto controllo che cosa succede attorno al veicolo, feature essenziale nei fuoristrada dove è stato concepito. Il motore e l’allestimento della versione da noi testata sono i veri protagonisti, la vettura è infatti praticamente priva di alcun optional e monta i cerchi in acciaio perfetti per il fuoristrada, il colore esterno è Tasman Blue (1.211 € di optional) e il motore è il D200, un 3.0 v6 Diesel con soli 200cv ma che si configura come la scelta migliore per un uso avventuroso grazie alla presenza di ben 500 Nm di coppia. Nell’uso quotidiano Defender si presenta come una vettura comoda e dalla ottima visibilità, la presenza della ruota di scorta sul portellone si pone come un iniziale ostacolo nei parcheggi tradizionali ma dopo che se ne è fatta l’abitudine diventerà molto più facile poterla posizionare, i consumi si attestano sui 10 km/l in condizioni miste.

La dimensione del baule ci ha inizialmente sorpreso, infatti lo spazio a disposizione in lunghezza è praticamente quello di un cartone della pizza anche se questo chi compra una vettura del genere lo sa benissimo ed abbatterà i sedili posteriori se necessiterà di bagagliaio. Come abbiamo visto, Land Rover ha lavorato affinché il nuovo Defender rimanesse un vero fuoristrada proprio come i suoi clienti avevano chiesto, per questo l'azienda britannica ha sviluppato una piattaforma D7x in alluminio che le consente di avere sbalzi ridotti e le migliori dimensioni possibili per un uso spietato. Nella nostra prova lo abbiamo testato in un percorso fuoristrada di media difficoltà e ci siamo subito trovati a nostro agio, complici le telecamere che permettono di posizionare le ruote in maniera millimetrica anche quando la visuale reale del conducente sarebbe estremamente limitata.

Il nuovo Defender vanta la possibilità di avere su richiesta le sospensioni pneumatiche Adaptive Dynamics che aumentano l'altezza da terra fino a 75 mm o la abbassano di 50 mm per facilitare l'ingresso e l'uscita dall’abitacolo, queste ultime non erano presenti nella nostra versione e il più grande svantaggio che abbiamo riscontrato in un utilizzo quotidiano è stata l’altezza di 1.97 m fissa - data dall’enorme pinna che alloggia la telecamera per lo specchietto retrovisore - che non ci ha permesso di parcheggiarlo nel garage del nostro ufficio; se avessimo avuto le sospensioni pneumatiche, saremmo stati in grado di abbassare a richiesta e non avremmo avuto questo problema.

Alle sospensioni sono state aggiunte altre tecnologie appositamente progettate per migliorare le capacità fuoristrada del Defender, come Terrain Response e rilevatore di guadi.