AWS a tutta AI e l’assistente intelligente fa la differenza

Gli assistenti basati su AI sono in grado di moltiplicare le abilità di chi li usa, ma quando vengono applicati ai servizi di un’azienda come AWS, il beneficio diventa esponenziale.

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a cura di Giancarlo Calzetta

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Siamo a Las Vegas, durante il Re:Invent, l’evento annuale di AWS dedicato a partner e clienti che è anche l’occasione per svelare i progetti più ambiziosi che sta per rilasciare sul mercato. AWS è un’azienda dalle mille anime che poggia su un pilone principale: l’infrastruttura cloud.

Non sorprende, quindi, che nel keynote di lunedì sera si sia parlato di serverless services e di tante tecnicalità mirate al miglioramento delle prestazioni delle applicazioni in cloud perché, come ha ricordato martedì mattina il CEO di AWS Adam Selipsky, tutti parlano di intelligenza artificiale, ma per farla girare serve una infrastruttura potente e versatile.

Per questo, il keynote fiume (quasi due ore e mezzo) del CEO parte proprio dall’infrastruttura e dalle prestazioni, ma poi sfocia in quella che era la novità che tutti aspettavano davvero: l’implementazione della AI e della GEN Ai nei servizi AWS. E nessuno è rimasto deluso.

Ormai dovrebbe essere ben assodato che gli assistenti basati su AI sono in grado di moltiplicare le abilità di chi li usa, ma quando vengono applicati ai servizi di un’azienda come AWS, il beneficio diventa esponenziale.

L’assistente in questione si chiama Amazon Q ed è dedicato agli sviluppatori e in generale a chi costruisce, distribuisce e gestisce applicazioni e carichi di lavoro su AWS. Questo Q, nome che ricorda molto un altro famoso Q che aveva sempre un trucco nella manica per un famosissimo agente segreto inglese, offre un'interfaccia conversazionale accessibile da vari punti, come la console di gestione AWS, pagine di documentazione, ambienti di sviluppo integrati (IDE) e applicazioni di chat di terze parti.

Inoltre, è esperto in best practices, documentazione e implementazioni di soluzioni AWS, facilitando l'esplorazione di nuovi servizi e funzioni, l'architettura di soluzioni, la risoluzione dei problemi, l'aggiornamento delle applicazioni e altro ancora.

Andando nel pratico, nell'IDE, tramite Amazon CodeWhisperer, Amazon Q combina la sua competenza nella costruzione di software con la comprensione del codice del cliente. Aiuta gli sviluppatori a spiegare la logica di programmazione, a debuggare, testare e ottimizzare il codice, e offre capacità potenti per risolvere sfide comuni, semplificando lo sviluppo e la manutenzione delle applicazioni.

 Il tutto mentre si accerta che il codice che “suggerisce” sia scevro dai più comuni problemi di sicurezza informatica. AWS dice che crea codice sicuro, ma noi sappiamo che i cyber criminali ne conoscono una più del diavolo e preferiamo restare realisti.

Amazon Q e il Business Aziendale

Amazon Q può essere collegato ai dati aziendali, alle informazioni e ai sistemi per fornire assistenza personalizzata. Con oltre 40 connettori integrati per fonti di dati molto diffuse e l'opzione di costruire connettori personalizzati, Amazon Q rappresenta un metodo d'accesso alle informazioni aziendali molto pratico dal momento che risponde alle richieste in linguaggio naturale, aiutando i dipendenti a risolvere problemi, generare contenuti e intraprendere azioni pertinenti al loro business.

Una caratteristica molto importante di come Amazon Q gestisce i dati aziendali è che restano fuori dall’addestramento del modello linguistico (che, a proposito, non è dato sapere esattamente su cosa si basa. Se ne possono scegliere molti oppure usare quello proprietario) in modo da evitare fuoriuscite incontrollate di dati.

Amazon Q nelle Applicazioni AWS

Amazon Q è integrato in diverse applicazioni e servizi AWS, ma non tutti, tra cui Amazon QuickSight, Amazon Connect e AWS Supply Chain. In QuickSight, ad esempio, Amazon Q potenzia le capacità di BI con storie generate dall'AI, mentre in Amazon Connect, aiuta gli agenti dei centri di contatto a rispondere alle esigenze dei clienti.

Secondo quanto ci ha raccontato Sebastien Stormacq - Principal Developer Advocate di AWS – l’idea è quella di estendere Q a tutti i servizi di Amazon, ma servirà del tempo. Per il momento, la sua disponibilità nei servizi che già lo supportano è aperta a tutti in modalità “preview” il che significa che è perfettamente funzionante, ma interfacce, API e funzioni potrebbero essere ancora modificate a seconda del feedback che arriverà da chi lo userà.

La prima impressione è decisamente notevole

La prima impressione che abbiamo ricevuto dal vedere Amazon Q in azione è stata molto positiva. Al momento funziona solo come un consulente, ma davvero versatile e potente. Si può chiedere quali siano i passi da compiere per iniziare a usare una tecnologia e si riceverà un tutorial molto completo su come installare il necessario e connetterlo a quanto specificato nella richiesta.

Lo sviluppo di codice commentato è simile a quanto già visto su altre piattaforme e quindi sappiamo quanto sia utile, la possibilità di consultare dati presenti su diversi sistemi e piattaforme lo rendo molto comodo per creare contenuti basati su dati aziendali e non generali, tenendoli al sicuro da diffusioni accidentali. Lo sviluppo di applicazioni è incredibilmente rapido ed efficace.

Certo, le presentazioni sono fatte per stupire, ma ormai ne abbiamo viste tante e questa tecnologia sembra davvero avere molto potenziale, soprattutto quanto sarà (in futuro) in grado di compiere azioni invece di limitarsi a suggerire cosa fare per risolvere un problema o a preparare materiale da usare in documenti aziendali.