CIE Telematica: una appliance che accelera le reti mobili

Il Gateway per reti mobili LTE di Raisecom distribuito da CIE velocizza le sessione audio/video e abilita servizi a valore aggiunto in aree congestionate

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a cura di Giuseppe Saccardi

La mobility continua a crescere e con essa il numero di terminali . In questi vanno compresi non solo i terminali usati da utenti per le loro attività quotidiane, di business o social, ma anche tutti quei dispositivi già attivi o che lo saranno in futuro e che useranno una comunicazione wireless per applicazioni specifiche, così come lascia prefigurare la crescita dell'IoT.

Il risultato, tradotto in numeri, che di certo rendono meglio l'idea sui problemi che presto ci si troverà ad affrontare, è allarmante. Analisti di mercato predicono una crescita con un andamento esponenziale dei dispositivi con un indirizzo IP che si connetteranno a Internet a li quantificano entro il 2020 in circa 50 miliardi.

Le esigenze di una rete LTE JPG

Le esigenze di una rete LTE

Il risultato è che, stante queste previsioni, ci si troverà ad affrontare una crescita mai sperimentata in precedenza di traffico mobile, e un impatto serio sulle capacità di rete.

E se nella rete l'impatto interessa e coinvolge gli operatori, l'effetto che a ritroso ci si troverà ad affrontare lato utente è una probabile crescita dei momenti di congestione e ritardi non prevedibili nei tempi trasmissivi . Questo perché dai nodi direte di backbone il degrado finisce per il propagarsi prima alla rete di backhaul e a seguire inevitabilmente sui dispositivi di utente.

Le caratteristiche di una rete LTE

Prima di vedere cosa si sta pensando di fare per affrontare e gestire il problema, vediamo quali sono i parametri in gioco.

Una rete mobile si caratterizza per servizi di base quali il trasporto sicuro dei dati e la stabilità nel servizio. A questo si aggiungono servizi avanzati che possono essere a pagamento quali la QoS, il delay entro certi limiti garantiti, la garanzia di non incorrere in congestioni e altri servizi dipendenti dalla "location".

Un terzo livello fa poi riferimento a servizi a valore aggiunto quali la connettività cloud, funzioni di software defined networking o l'analisi in profondità di big data.

Buona parte di quelle citate sono funzioni o servizi che una crescita abnorme del traffico a rete invariata finirebbero con il mettere in situazioni critiche o del tutto insostenibili.

In sostanza, le reti LTE (acronimo di Long Term Evolutio che si riferisce alle più recenti evoluzioni degli standard di telefonia mobile e parte dello standard UMTS, pur con numerose migliorie) sono in pericolo.

Per far fronte alla minaccia di congestioni e disservizi i produttori stanno studiano ed introducendo migliorie atte a mitigare il rischio.

Una soluzione l'ha ad esempio studiata Raisecom, rappresentata in Italia da CIE Telematica, società di ingegneria con una forte esperienza nel campo delle reti di accesso fisse e mobili, dopo aver analizzato le esigenze espresse dai fornitori di servizi di telefonia cellulare.

Quello che è uscito dai suoi laboratori è una soluzione chiamata MEGC (acronimo di Mobile Edge Computing Gateway). La soluzione consiste in pratica in una appliance che viene situata tra la RRU (Remote Radio Unit, in pratica la Base Station a cui si collegano i dispositivi degli utenti) ) e il core della rete LTE .

Il dispositivo, associato ad un altro dispositivo di Raisecon chiamato ANSU (Access Network Service Unit, un apparato che è il punto di ingresso nella rete di backbone del carrier) ha il compito di fornire servizi quali l'offloading del flusso dati, l'accelerazione dei dati di sessioni voce e video e servizi di statistica e addebito. In sostanza, provvede ad ottimizzare il traffico che afferisce al nodo di rete e a fornire dati di reporting utili per migliorare il servizio e il tuning della rete.

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Posizionamento del dispositivo MEGC e servizi abilitati

Il target della soluzione

La soluzione sviluppata da Raisecom e utilizzata nei progetti in Italia da CIE Telematica ha un target ben preciso, perlomeno dal punto di vista topologico: i punti di accesso alla rete dove in alcuni momenti della giornata si concentra un elevato numero di connessioni di utenti mobili nell'ambito di una area geografica ristretta.

Più in particolare, si tratta di luoghi quali palazzi con alta concentrazione di uffici, aeroporti, stazioni ferroviarie, stadi o centri conferenze, tutte locazioni che presentano caratteristiche simili in termini di concentrazione di persone che dispongono di un dispositivo mobile e che si possono trovare nella necessità di effettuare chiamate e quindi sovraccaricare la cella in cui si trovano.

La soluzione usuale consiste nell'aggiungere capacità trasmissiva sotto forma di nuove celle. Pur essendo una valida soluzione tecnica implica però, osserva Meregalli, costi consistenti che vanno ad appesantire il Capex e l'Opex.

In alternativa, il dispositivo MEGC può rappresentare una soluzione che può mitigare fortemente il problema, essere rapidamente operativa e ridurre gli investimenti necessari.

Peraltro, la soluzione, osserva Meregalli, per la rapida ottimizzazione che permette, si presta bene anche a facilitare l'adozione di nuovi modelli di business. Ad esempio servizi di marketing specifici di un certo ambito, o di push marketing oppure di mobile payment.