TIM Prime sospeso, scongiurata l'azione Antitrust?

Telecom Italia ha deciso di sospendere l'introduzione di TIM Prime prevista per il 10 aprile. L'avvio istruttoria Antitrust ha convinto l'operatore a fare un passo indietro.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia ha deciso di sospendere il servizio TIM Prime, che dal 10 aprile avrebbe rimodulato l'offerta mobile ricaricabile di base. In sede di annuncio, e avviso ai clienti, l'operatore aveva fatto riferimento a una spesa di 49 centesimi alla settimana per disporre di chiamate e SMS illimitati verso un numero TIM.

TIM prime
TIM Prime sospeso

Il motivo di questa inversione di marcia si deve all'avvio di un procedimento istruttorio da parte dell'AGCM. Il Garante del Mercato, su segnalazione delle associazioni dei consumatori, aveva rilevato una presunta violazione dell'articolo 65 del Codice del Consumo che vieta di fornire servizi con la pratica dell'opt-out, ovvero l'attivazione di servizi senza esplicito consenso. Da rilevare che si tratta della medesima violazione che l'AGCM aveva ravvisato in Vodafone Exclusive e che ha portato a una sanzione di 1 milione di euro.

Secondo ADUC "non è vero che si tratta di una modifica delle condizioni economiche del piano base, è invece un servizio aggiuntivo a pagamento non richiesto". Ad ogni modo la sola apertura del fascicolo da parte dell'AGCM ha convinto TIM a un passo indietro.

"La Società, con l'obiettivo primario di mantenere il rapporto di assoluta trasparenza con i propri clienti e di assicurare un confronto aperto, sereno e costruttivo con le Autorità, rende noto di aver sospeso l'applicazione di TIM Prime, nelle more dell'avvio delle interlocuzioni con le Autorità in merito e volte al lancio di nuovi e migliori servizi", si legge nella nota ufficiale di TIM.

Non resta che attendere il pronunciamento dell'AGCM, ma è probabile che a questo giro non vi sarà bisogno di alcuna azione sanzionatoria. È bastato un sopracciglio alzato.