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a cura di Giuseppe Saccardi

CyberArk ha comunicato  di essere stata inserita nella Cybersecurity 500 list, un elenco stilato da Cybersecurity Ventures delle società di cybersecurity a livello mondiale e da osservare con interesse nel corso dell'anno.

La società è valutata al top tra i fornitori di soluzioni di cyber security, al primo posto per quanto concerne le soluzioni di sicurezza per utenti privilegiati e al terzo posto complessivo. Dopo di lei si qualificano nomi importanti nella security.

L'elenco, ha evidenziato CyberArk, che non nasconde la soddisfazione per il valore e la posizione che le è stato riconosciuto, è stilato in base a criteri che comprendono la capacità di indirizzare e rispondere in modo innovativo alle sfide inerenti la cybersecurity che le aziende si trovano a dover fronteggiare, la base di clienti a portfolio, il parere dei CISO e dei decision maker, il trend di crescita della società e la robustezza e capacità in termini di leadership.

Il settore della sicurezza è in ogni caso in continua crescita e fermento e il motivo è facilmente comprensibile se si guardano le cifre in gioco.

Secondo l'Official 2017-2018 Cybercrime Report di Cybersecurity Ventures, il cyber crime arriverà ad un costo annuale a livello mondiale pari a 6 trilioni di dollari entro il 2021, e questo a partire dai 3 trilioni di dollari del 2015, una cifra che rende il settore persino più profittevole del traffico globale di droga.

L'interesse per i malintenzionati deve indurre le aziende impegnate nella trasformazione digitale, suggerisce CyberArk, a dotarsi di difese in profondità e di una strategia che permetta di stare innanzi a quelle di cui si possono dotare gli attaccanti in modo da proteggere i propri asset rilevanti.

«E' un onore essere stati qualificati assieme ad altri innovatori come Herjavec Group e KnowBe4 e di sicuro è un riconoscimento che ci fa molto piacere. Ed è il riconoscimento che soluzioni come CyberArk Privileged Access Security Solution costituiscono una piattaforma di sicurezza che permette di implementare un livello critico in grado di proteggere dalla continua evoluzione degli attacchi contro le credenziali degli utenti e informazioni riservate sia in ambito Cloud che in ambienti DevOps», ha commentato Amy Burnis, Senior manager, marketing Communications di CyberArk.