Da Iris mouse e penne che fungono da scanner

L'azienda belga, ora di Canon, chiama a raccolta clienti e partner per presentare nuove soluzioni di scanning per ambiti consumer e professionali. Retailer, Var e OEM il canale mobilitato per guardare al cloud

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a cura di Loris Frezzato

800 partecipanti provenienti da 45 paesi, 60 distributori e oltre 150 aziende partner di rivendita. Questi i numeri dell'IrisLink 2013, l'evento che Iris, produttore belga di sistemi per il document capture e, più in generale, della gestione documentale, organizza annualmente per chiamare a raccolta clienti e partner per fare il punto dei trend di mercato e cogliere l'occasione per proporsi con nuovi prodotti. "Nel corso del 2012 sono state numerose le attività svolte per portare il mercato a conoscenza dei nostri prodotti e per sviluppare il business dei nostri partner di canale - esordisce Pierre De Muelenaere, president e Ceo della società che lui stesso ha fondato 25 anni fa -, come i tanti roadshow e le tante fiere specializzate internazionali, come anche numerosi sono stati gli annunci di prodotto che si sono susseguiti nel corso dell'anno e le attività di formazione indirizzate al canale dei partner. Per il 2013 il focus su cui ci vogliamo concentrare si orienta sul cloud, mobility e, più in generale, sulle soluzioni per la business process optimization, consapevoli del fatto che i clienti hanno sempre più bisogno di soluzioni che li aiutino nel loro business". 

IriScan Mouse

Un'offerta che il vendor veicola principalmente attraverso il proprio canale dei partner, che conta una cinquantina di OEM, oltre ad altrettanti Var cui si aggiunge il canale Canon, società che già deteneva una quota societaria di Iris e che in questi giorni si è aggiudicata l'intera proprietà dell'azienda. Complessivamente, Iris calcola di essere cresciuta sul fronte del canale dei Var del 12% nel 2012, mentre la parte derivante da Canon è stata del 15%. Una crescita del canale che risulta anche dalle attività di sviluppo messe in campo da Iris, tra sales manager dedicati e nuove opportunità prospettate dai nuovi sistemi multidevice, che ben si prestano per verticalizzazioni da parte dei partner, che possono proporsi in qualità di verio e propri 'business process outsourcer' nei confronti dei clienti. Clienti le cui esigenze sono sempre più orientate verso il cloud e la condivisione dei dati. 

IrisPen

Elementi che Iris tiene in forte considerazione in molti degli ambiti che copre con le proprie soluzioni, da quelle che integrano OCR, alla Business Process Optimization, soluzioni di Invoice (fatturazione) e di Mailroom. Un'offerta che il vendor oggi rimpolpa con vigore annunciando una serie di nuovi prodotti, tra i quali IriScan Mouse, uno scanner a forma di mouse dotato di software OCR per il riconoscimento ottico della scrittura da trasformare agevolmente in documenti di testo; IrisPen 7, che è uno scanner a penna che, lavorando come un evidenziatore, importa il testo in formato digitale; IriScan Pro Cloud, uno scanner mobile professionale che consente l'invio dei documenti su cloud. 

Prodotti che Iris vende in Italia, dove è presente da 6 anni, attraverso una rete di partner di canale, seguiti da 6 distributori (ADL, Attiva, Datamatic, Ingram Micro e Italsel), inizialmente identificata, come è sua natura, quale azienda prettamente di software ma che con il tempo si è imposta sul mercato anche con l'hardware per il mobile scanning che l'ha portata a essere nota al grande pubblico. "La nostra offerta si basa su soluzioni software avanzate che veicoliamo con hardware - semplifica il concetto Daniele de March, sales manager Italy & Nordics di Iris -, che si adattano alle esigenze di vari target di utenza, dagli studenti alle aziende di tipo enterprise e la PA. Dalle maggiori insegne del retail ai Var, il canale in Italia è composito e supportato ora anche da due risorse pre-sales in lingua italiana che operano da Bruxelles ma si spostano su necessità delle terze parti e dei loro clienti". Un canale che viene seguito attraverso un Partner Program, che identifica con il livello Gold quei partner (4 realtà in Italia) che hanno autonomia nell'installazione del prodotto su progetti in ambito professionale, e che hanno acquisito la certificazione seguendo 3 giorni di training presso la sede del vendor.

L'altro livello è quello dei Silver, che sono quei partner che hanno in mano gli strumenti necessari per effettuare le dimostrazioni ma non sono ancora autonomi nello sviluppo del mercato. Il resto del canale 'despecializzato' viene seguito in maniera autonoma e sviluppato dai distributori. "Un canale che coinvolgeremo nel prossimo futuro anche sull'aspetto cloud, di pari passo con la crescita del fronte professionale della nostra offerta - conclude de March -: ormai il canale è maturo per affrontare il tema del cloud computing e proporsi al mercato con servizi a valore".