Una nuova sicurezza per le aziende connesse

Che impatto avrà l'Internet delle cose sull'impatto produttivo e soprattutto,come prepararsi? Lo spiega Bosch Rexroth

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a cura di Giuseppe Saccardi

Un secondo punto che Bosch pone in evidenza è che la gestione dei processi in tempo reale non potrà prescindere da una livello di integrazione crescente dove il ruolo dell’IT assumerà una criticità maggiore, soprattutto per quanto concernerà la gestione dei volume dei dati (big data) e della loro sicurezza. Quattro i livelli di integrazione che si possono delineare:

  • Integrazione di impianto (Connected Plant): il focus è sull’ottimizzazione della produzione stessa attraverso la raccolta e l’analisi dei dati di produzione.
  • Integrazione delle operazioni (Connected Operation): l’obiettivo è scambiare le informazioni generate dalla produzione con quelle che i fornitori possono fornire per poter ottimizzare i processi tra le parti (es. logistica, gestione scorte)
  • Integrazione di prodotto (Connected Product): la sfida è la connettività del prodotto, dalla linea di produzione al suo utilizzatore. E’ il comportamento dell’utilizzatore e come viene utilizzato il prodotto che fornisce l’input a tutta la catena produttiva: vendite, pianificazione della produzione, acquisti, distribuzione, aftermarket.
  • Ecosistema Conesso (Connected Ecosystem): rappresenta il livello massimo di connettività con lo scopo di ottimizzare l’intera supply chain per tutti gli stakeholders. L’intera produzione è integrata orizzontalmente sulla linea e verticalmente rispetto ai diversi livelli decisionali.

Con IoT  la produzione viene inserita in un ecosistema sempre più connesso

Arrivare a questo livello di connettività tra macchine, prodotti e persone, evidenzia Bosch, ha impatti estremamente positivi. ad esempio nel processo di manutenzione. Analizzando i dati generati dalla qualità prodotto a fine linea e dalle macchine in campo, diventa possibile prevenire una rottura e il fermo macchina.

Ma questo è solo il primo passo: si potrà infatti ordinare in tempo il ricambio corretto e assegnare automaticamente la riparazione al tecnico di manutenzione che ha già gestito un caso simile in passato in modo da far leva sulla sua esperienza per accelerare la ripartenza.

E’ però implicito come uno scenario del genere porti a reinventare la sicurezza di fabbrica. L’impianto non potrà essere sicuro solo dal punto di vista fisico. Si dovranno integrare architetture mobili e cloud-based con in mente i controlli e l’automazione di macchina in generale, assicurando la gestione del dato.

La sfida sarà l’integrazione delle competenze di produzione e controllo di processo con quelle IT e unificare il loro approccio alla sicurezza. Anche in questo caso le macchine stesse e i loro controllori dovranno consentire una elevata flessibilità di accesso e programmazione.

Gli altri punti da considerare sono analizzati nella seconda parte dell'articolo.