Il Mobile Device Management risponde alle esigenze di gestione che le imprese hanno da quando si sono andati diffondendo i dispositivi mobili tra i dipendenti. Lavorare in movimento porta grandi vantaggi, ma le "IT operation" e le attività di help desk sono cambiate, per molti versi in peggio, rispetto un parco macchine altamente standardizzato e ormai consolidato con tool di remote management.
L'MDM, però, è solo un tassello di un servizio IT che si è decisamente complicato, perché il dispositivo in quanto tale non è utile se non fornisce accesso alle applicazioni. In altre parole, la mobility aziendale, per funzionare, ha bisogno di ulteriori garanzie oltre al funzionamento di smartphone e tablet e alla connettività.
Occorre, infatti, efficienza anche nella distribuzione, nella sicurezza e nella gestione delle App. A questo, poi, si aggiunge l'opportunità di sistemi per una efficace e veloce messa in esercizio e soprattutto un semplice tool per amministrare l'intero ciclo di vita delle App.
Mobility è gestire device e applicazioni
Per questo i tecnici di IBM, in dieci anni di esperienza, hanno messo a punto una soluzione basandola su tre requisiti essenziali: visibilità dettagliata di tutto l'ambiente mobile, funzionalità di sicurezza e flessibilità di gestione.
Il risultato è IBM MaaS360 Fiberlink, un sistema di enterprise Mobility as a Service, MaaS appunto, che opera a 360 gradi.
Per maggiori informazioni sulle caratteristiche della soluzione è disponibile un ironico white paper: "Top 10 reasons you don't need Mobile Device Management".