La disponibilità del Data Center preoccupa i network manager

Lo rivela un’indagine svolta a livello mondiale da Brocade che ha esplorato i dubbi e i problemi delle aziende che si propongono di far evolvere la propria rete verso SDN e il cloud.  

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a cura di Giuseppe Saccardi

 Brocade ha realizzato una ricerca per comprendere la principale preoccupazione delle aziende quando adottano virtualizzazione e Software-Defined Networking (SDN). I risultati rivelano che la disponibilità del data center si trova sul gradino più alto del podio (40%). Inoltre, l’indagine indica che questa preoccupazione sta limitando l’innovazione e l’adozione di applicazioni e servizi di prossima generazione.

Switch Brocade

 La volontà delle aziende di investire in reti per Data Center trova un ostacolo nella capacità di ottenere l’infrastruttura on-demand, flessibile e solida di cui hanno bisogno. In sostanza, le aziende investono nelle reti solo per supportare l’implementazione di una specifica applicazione o servizio, e l’investimento è stato fatto solo quando la rete era già deteriorata. Tra i principali risultati della ricerca si evidenzia che le cinque motivazioni che spingono all’investimento nella rete e nel suo aggiornamento sono:

  • Il desiderio di adottare la virtualizzazione (41%)
  • La richiesta di un accesso più rapido ai dati e alle applicazioni (41%)
  • La necessità di maggiore banda (32%)
  • L’esigenza di supportare volumi di dati in crescita (25%)
  • Il bisogno di supportare la mobilità (24%)

Peraltro, un quarto degli intervistati ritiene che l’SDN diverrà un trend significativo entro il 2020, ma al momento un terzo ammette di avere una conoscenza minima in questo ambito. Non sorprendentemente, le limitazioni di budget stanno avendo un impatto significativo sulla capacità delle aziende di investire in tecnologia. Tuttavia, è la flessibilità - non il contenimento dei costi – che rappresenta la ragione principale per cui le aziende adottano il cloud (per circa un terzo degli intervistati), seguita da un’adozione rapida di applicazioni (18%).